E all’incontro con Lotti spunta pure Alfredo Pallone

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ALBERTO SIMONE per CASSINO OGGI

La richiesta è giunta nella nottata. Quando ormai le centinaia di presenti avevano abbandonato la sala dell’Edra Hotel dove il sottosegretario e braccio destro di Renzi Luca Lotti è giunto lunedì sera invitato dal consigliere regionale Marino Fardelli e dal segretario della commissione Industria del Senato Francesco Scalia per tirare la volata al sindaco Petrarcone. Al tavolo c’era anche il vice segretario del Pd provinciale Domenico Alfieri, il deputato Nazzareno Pilozzi e il consigliere provinciale Andrea Velardocchia.

Prima scherzosamente, poi un po’ meno. Battute tra il serio e il faceto. Poi, quando la sala si è svuotata, Luca Lotti è passato alla richiesta esplicita: «Sindaco Petrarcone, perchè non prendi la tessera del Pd?».

Peppino ha promesso di pensarci. Il suo non è stato un no, tutt’altro. E poi ieri, raggiunto telefonicamente, ha fatto chiarezza. Ha confermato le pressioni di Lotti, e al contempo ha spiegato: «Io credo che l’organizzazione del Pd a Cassino vada pensata e rifondata alla luce di quello che succederà, e comunque in ogni caso dopo la campagna elettorale. Se io sarò impegnato direttamente lo decideremo insieme con i compagni di viaggio. Certo, io idealmente sono lì: ho deciso di non schierarmi all’epoca perchè in quel momento non mi appassionava la disputa congressuale, ma sono sempre stato nell’area del Pd e del centrosinistra. Ho militato in passato nei partiti che poi hanno dato vita al partito democratico, quindi l’ipotesi non è affatto remota».

Subito dopo la partita delle comunali, nel Pd si aprirà dunque la partita congressuale tra vincitori e vinti delle amministrative. E tutti gli scenari sono aperti. Lunedì sera ad accogliere Lotti a Cassino si è presentato anche il coordinatore regionale di Area Popolare Alfredo Pallone. Una presenza che non è passata inosservata e che potrebbe significare molto.

Ma intanto, come ha rimarcato lo stesso Luca Lotti nel corso del suo intervento, il Pd anche a livello locale deve mettere da parte le divisioni. Ottobre si avvicina e c’è la battaglia referendaria, quella per il Sì, da affrontare tutti insieme. Il Pd, almeno quello renziano, non può permettersi di perderla. Nè a livello nazionale e ne tantomeno a livello locale.

Ma, inutile nasconderlo, molto dipenderà dell’esito delle amministrative: Petrarcone, in ogni caso, è sempre più vicino al Partito democratico.

 

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