Bambinello, cinque indagati per riciclaggio

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CESIDIO VANO per LA PROVINCIA QUOTIDIANO

Il movimento religioso del Bambino Gesù di Gallinaro, spiritualmente guidato da Samuele Morcia, ha attirato negli ultimi tempi non solo l’attenzione di Santa Romana Chiesa, che alla fine si è pronunciata con una scomunica latae sententiae per quanti aderiscono al culto da lì propalato, ma anche quella della più secolare Procura della Repubblica di Cassino che ha iscritto nel registro degli indagati almeno 5 persone, ipotizzando il reato di riciclaggio in merito ai flussi di denaro che avrebbero interessato il movimento religioso.

Un’inchiesta che va avanti già da mesi e che procede nel più stretto riserbo degli inquirenti, guidati dal procuratore capo Luciano D’Emmanuele.

Al lavoro ci sono gli investigatori della Polizia di Stato del Commissariato di Sora e quelli della Tenenza della Guardia di Finanza, sempre della città fluviale, che nelle loro precipue specializzazioni, hanno svolto e stanno svolgendo accertamenti e riscontri sia in relazione delle attività svolte nell’area della Valcomino e del Sorano interessata dall’attività del movimento, sia nelle zone delle attigue province della Campania, tra il Casertano e il Napoletano, dove in modo particolare si è radicata l’attività dei gruppi di preghiera legati al culto del Bambinello.

Sotto la lente degli investigatori ci sarebbero i copiosi flussi di denaro – alcune indiscrezioni parlano di una oltre una decina di milioni di euro – che sarebbero finiti nella disponibilità del movimento.

Le indagini sarebbero state avviate, in un primo momento, sulla scorta di segnalazioni giunte agli organi di polizia giudiziaria da parte di familiari di alcuni fedeli del Bambinello, preoccupati per le donazioni e le offerte fatte al movimento.

Successivamente, gli accertamenti finanziari messi in campo avrebbero attirato l’attenzione degli investigatori su somme più ingenti nella disponibilità del gruppo religioso, che come abbiamo già avuto modo di scrivere su queste colonne ha iniziato a raccogliere fondi ed offerte dal 2006 dando vita ad un’associazione senza fini di lucro finalizzata alla costruzione di una struttura per l’accoglienza dei pellegrini presso la località di Gallinaro, in via Fonte, dove sorge la Cappella del Bambino Gesù sul luogo in cui nel 1947 ci sarebbe stata la prima apparizione del Bambinello alla veggente Giuseppina Norcia, deceduta nel 2008.

Una struttura a forma di Arca, come quella che secondo i testi cristiani fu richiesta da Dio a Noé in vista del diluvio universale. Un’Arca che richiama quel messaggio millenaristico tramite cui, sempre più, si è finito con il caratterizzare il culto del Bambino Gesù di Gallinaro, che predica come imminente la fine del mondo dalla quale sarebbero però risparmiati i centri di Gallinaro e (secondo altri) pure di Alvito, dando così vita a quella Nuova Gerusalemme di cui si parla nel libro dell’Apocalisse, quale nuova Chiesa sposa di Cristo.

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