Bilancio, oggi si vota… la resa dei conti

CORRADO TRENTO per CIOCIARIA EDITORIALE OGGI

L’appuntamento è per le ore 19 di oggi, quando il consiglio comunale si riunirà in seconda convocazione. Un solo punto all’ordine del giorno: bilancio di previsione annuale 2015, bilancio pluriennale 2015-2017 e relazione previsionale e programmatica.

Ieri, in prima convocazione, il numero legale non c’era. Soltanto in sei hanno risposto all’appello: Adriano Piacentini, Danilo Magliocchetti (Forza Italia), Igino Guglielmi (Ncd), Michele Marini, Angelo Pizzutelli (Pd), Francesco Raffa (Lista Marini).

La maggioranza conta di approvare il documento contabile in seconda convocazione, pure se i numeri potrebbero essere stretti: 13 o 14. Anche se ne bastano 11 (i consiglieri in totale sono 33). Ancora una volta potrebbero essere decisive le divisioni all’interno del centrosinistra.

Intanto il sindaco Nicola Ottaviani si augura che le opposizioni siano presenti in aula per il confronto. Dice Ottaviani: «Di politico ormai c’è molto poco nei bilanci degli enti locali, soprattutto quando si parla di Comune di Frosinone. C’è invece da fare un’analisi amministrativa seria per far quadrare i conti, considerando le scarsissime risorse che ormai provengono dallo Stato e dalla Regione. I numeri sono chiari: in un anno il Comune di Frosinone passa da un bilancio di 55 milioni di euro a un documento contabile di 48 milioni di euro. Parliamo di 7 milioni in meno di trasferimenti statali e regionali. Con queste risorse è evidente che le Amministrazioni sono in sofferenza. E dobbiamo, in ogni caso e allo stesso tempo, amministrare, sia per le generazioni di oggi che per quelle di domani».

Sull’ipotesi di ricorso alla Corte Costituzionale, Ottaviani rileva: «Resta comunque in piedi l’intenzione di un’ottantina di Comuni italiani (tra i quali Frosinone e Roma), ammessi a procedure di risanamento, di verificare se sussstono o meno le possibilità di un’azione del genere. Ma il punto è pratico: laddove si continua a tagliare in maniera indiscriminata sulle risorse per gli enti locali, quali prospettive ci sono? Soprattutto per quei Comuni, come Frosinone, che hanno scelto la strada di un Piano di rientro di 50 milioni di euro in dieci anni pur di evitare il default? E parliamo di debiti ereditati dalle passate Amministrazioni».

L’ex sindaco Domenico Marzi, leader di una parte dell’opposizione, dice: «Non votiamo il bilancio, perché non lo condividiamo né nel merito né nel metodo. La Lista Marzi è contraria. A tale proposito reputo opportuno che il consigliere Carmine Tucci (eletto con la Lista Marzi, ma che da un anno ha assunto una posizione completamente diversa, di sostegno alla maggioranza del sindaco Ottaviani) chiarisca la sua attuale collocazione politica. Non ho nulla da dire su quelle che sono state le sue scelte, ma auspico chiarezza». Poi Marzi continua: «Per il resto, il bilancio non lo condividiamo e non lo voteremo. Così come non condividiamo le impostazioni politiche ed amministrative della giunta e della maggioranza. Sulla gestione dell’impianto di risalita, per esempio. E a chi nella maggioranza dice che in nove anni l’Amministrazione da me presieduta non avrebbe fatto nulla rispondo che ho una visione precisa di cosa significa governare un Comune come Frosinone. Che certamente non significa partecipare a sagre e processioni di ogni tipo. La produzione amministrativa è un’altra cosa».