Il business della corrente: Acea compra da Acea (e l’utente paga)

CESIDIO VANO per LA PROVINCIA QUOTIDIANO

Un’impennata da 4,5 milioni di euro. E’ quella che ha subito la spesa elettrica sostenuta da Acea Ato5 spa nel 2015 rispetto all’anno precedente.

Perché, improvvisamente, il gestore del servizio idrico in Ciociaria ha iniziato a consumare molta più energia che in passato? E, soprattutto, perché ora questi maggiori costi debbono essere coperti, con le bollette dell’acqua, da tutti gli utenti dell’Ato5?

I dubbi di Adriano Roma

A sollevare il caso è stato l’esponente provinciale di Forza Italia e vicesindaco di Arnara, Adriano Roma, che in un’intervista rilasciata al blog Alessioporcu.it ha sostanzialmente rimproverato ai colleghi sindaci e amministratori comunali di dormire sogni beati, senza accorgersi di nulla, mentre Acea avrebbe scelto operatori di distribuzione elettrica con tariffe più care che ora pesano sulle bollette dei cittadini. Roma, inoltre, ha ricordato che Acea, tramite Areti – una sua società – si occupa anche di distribuzione elettrica: «Non vorrei malignare – ha detto l’esponente azzurro – ma nessun sindaco ha chiesto spiegazioni! Basterebbe che i primi cittadini contestassero questo stato di cose».

I dati ufficiali

In base ai dati forniti dalla stessa Acea Ato5, guidata dall’ad e presidente Paolo Saccani, nel 2014 la società ha consumato 74,2 milioni di kwh (come già nel 2013); nel 2015 il consumo è salito a 78,3 milioni di kwh.

Nel 2014 il gestore del servizio idrico integrato ha pagato 13,3 milioni di euro di bolletta energetica; e nel 2015, pur essendo aumentato il consumo, i costi sono rimasti quasi i medesimi (13,1 milioni di euro). Mediamente Acea Ato5 ha speso 0,18 euro a kwh nel 2015 e 0,17 euro a kwh nel 2015).

I numeri del gestore, quindi, lascerebbero intendere che, benché il costo per kwh sia leggermente inferiore, si spende di più in elettricità perché è aumentato il consumo.

La Sto interroga

I realtà, ad accorgersi di quei 4,5 milioni di euro in più sui conti del gestore era già stata la Segreteria tecnico operativa dell’Ato5.

La spesso maltrattata Sto ha notato, infatti, l’impennata della voce di costo che si chiedeva di inserire in bolletta ed ha pure chiesto spiegazioni al gestore.

Le risposte di Acea

L’Acea Ato5 ha risposto con una dettagliata relazione nella quale sostanzialmente si sostiene che il rincaro milionario dei consumi elettrici è dovuto all’aumento dell’energia necessaria ad azionare le pompe di pescaggio dell’acqua in diverse sorgenti che, a causa della siccità (la piovosità sarebbe diminuita del 35% nell’ultimo anno, nda), si comporterebbero da pozzi e non più (appunto) da sorgenti. In particolare, dice Acea, tale situazione avrebbe anche causato la necessità di aumentare l’adescamento di acqua (e quindi il consumo elettrico) da alcune sorgenti per supplire all’insufficienza di altre.

Inoltre, il maggior consumo elettrico sarebbe dovuto anche dal maggiore assorbimento da parte di alcuni impianti di depurazione (a Cassino, Fiuggi e Sora) sia per la messa in esercizio di nuove pompe e sia per problemi di misurazione in passato.

In minima parte, all’impennata di consumi elettrici avrebbero contribuito poi anche alcune richieste di potenziamento di forniture già in essere e nuovi allacci richiesti.

La Sto pare abbia preso per buone tali giustificazioni, tanto da riportarle asetticamente nella propria relazione. È quella con cui ha proposto ai sindaci l’approvazione delle nuove tariffe idriche per il quadriennio 2016-2019. Come noto, la Conferenza dell’Ato5 proverà ad approvare il prossimo 2 settembre, dopo che lo scorso 29 luglio non è riuscita a trovare una maggioranza in grado di deliberare alcunché.

Acea acquista energia da Acea

Vero è, però, anche che Acea Ato5 spa, come risulta dal bilancio d’esercizio 2015, acquista energia elettrica dalle società di distribuzione di Acea spa (AceaEnergia per l’esattezza e non Areti che opera la distribuzione solo per il Comune di Roma). Del resto, ad ogni modo, è cosa quasi ovvia: se io ho una società che fornisce il servizio di cui ho bisogno, perché dovrei rivolgermi ad un ‘estraneo’?

Secondo Adriano Roma dovrei farlo, perché così potrei risparmiare, visto che si preferiscono costi maggiori tanto poi li si riversano sugli utenti.

E questa è una valutazione da tener presente.

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