Contrordine compagni: Zingaretti non guiderà gli anti Renzi

ALESSANDRO CAPPONI per IL CORRIERE DELLA SERA

«È giusto puntare alla fine del bicameralismo perfetto e costruire un Senato delle autonomie per il quale l’elezione di secondo livello non penso sia un problema». Ma Nicola Zingaretti non era il possibile leader della minoranza Pd? Ipotesi di un passato recente che, ormai, sembra preistoria: i rapporti tra il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, e il presidente del Lazio sono buoni (costanti i contatti telefonici tra i due, si racconta) e, forse a prescindere dalla sintonia con il premier, Zingaretti adesso, a Expo, a margine di un incontro a Palazzo Italia dedicato a cibo e cinema, interviene sulle riforme volute da Renzi.

E, nel giro di pochi minuti, in molti tra i senatori Pd (Raffaele Ranucci, Bruno Astorre e Carlo Lucherini, solo per citarne alcuni) sposano la presa di posizione di Zingaretti. «Il sistema delle autonomie così come è oggi – ha spiegato ieri a Milano Zingaretti – è ridotto, non tiene più e rischia di non servire la crescita. La riforma del titolo V del 2001 è fallita, come dimostra il numero di contenziosi e di conflitti quotidiani. Lo Stato non è dimagrito e nei territori si sono moltiplicati i centri decisionali. Dobbiamo puntare a ridurre le Regioni, in modo che contino di più e possano operare su dimensioni ottimali». E ancora: «La legge Delrio, pur con le difficoltà che stiamo vivendo, e la legge Madia, stanno andando verso una semplificazione del sistema statale e locale che non può non avere riflessi sulle regioni. Noi stiamo facendo davvero di tutto per tagliare, semplificare, ridurre e migliorare l’efficienza, ma è evidente che occorre un cambio di sistema».

Commenta la senatrice Pd, Maria Spillabotte: «Dobbiamo puntare ad una semplificazione del sistema statale e locale. È la riforma che il Governo sta portando avanti con determinazione per cambiare l’Italia. Siamo pronti all’ascolto e alla discussione per alcune modifiche ma tenendo fermo il principio che indietro non si torna». Sul Giubileo, Zingaretti sembra altrettanto fiducioso: «Mi sembra che stia partendo tutto, ci sono stati su tanti temi i problemi che si conoscono, noi abbiamo da mesi aperto tutti i cantieri sanitari. E comunque mi sembra che nelle ultime settimane la macchina giri e giri bene. Riusciremo a fare in tempo? Sì».

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