I dieci giorni di Nicola

ALESSANDRO REDIROSSI per L’INCHIESTA QUOTIDIANO

Dieci giorni. È questo l’orizzonte temporale che il sindaco Nicola Ottaviani sembra essersi dato per ufficializzare la rotazione in Giunta. Il destino del vicesindaco con delega all’Ambiente Francesco Trina sembra già scritto: salvo clamorosi colpi di scena finali sarà lui assieme ad Ombretta Ceccarelli di Forza Italia a lasciare l’Esecutivo per far posto a Riccardo Mastrangeli e Fabio Tagliaferri (in “panchina” da ottobre).

La Ceccarelli, di Forza Italia, lascerebbe l’assessorato alla Pubblica Istruzione (non senza qualche malumore) ma entro cinque mesi riprenderebbe il suo posto. Trina e il gruppo che lo sostiene (“Frosinone nel cuore” con i consiglieri Marco Ferrara, Daniele Zaccheddu e Valeria Morgia) lascerebbero definitivamente la maggioranza del sindaco non accettando il turnover (dicono di non aver firmato alcun accordo per la rotazione) e guardando altrove per le prossime amministrative (un patto con il Pd in caso di strappo con Ottaviani sarebbe dietro l’angolo).

Sembra improbabile che Ottaviani possa cedere o cambiare idea al momento sulla sua decisione di estromettere, in base al percorso prestabilito, Trina dalla Giunta. Una scelta diversa potrebbe essere un boomerang: si indebolirebbe agli occhi della sua maggioranza (ora tutta da “ri-contare”) e darebbe adito alle pretese dei vari gruppi consiliari (quelli attuali e quelli che potrebbero formarsi). Insomma entrerebbe in un circolo vizioso.

L’alternativa in campo, quella di mettere in panchina per cinque mesi Rossella Testa (sostenuta dal gruppo consiliare di Ncd) e non Trina, andrebbe ad alterare tutto il meccanismo della staffetta (la Testa è entrata infatti in Giunta dopo Trina) e aprirebbe a una frattura con il gruppo di Ncd.

Circa la prossima rotazione il capogruppo consiliare di Ncd Fulvio Benedetti osserva: «Per quanto ci riguarda siamo rimasti all’ipotesi di rotazione del 2014, accettata da tutti. Nessuno si oppose allora. Ora ci penserà il sindaco. I gruppi intervengono quando rilevano qualcosa di scorretto. Un’ipotesi come quella di Rossella Testa in rotazione ora, con una decisione unilaterale, sarebbe scorretta e provocherebbe certamente una nostra reazione. Per questo mi sembra un’ipotesi infondata». Anche Gianfranco Pizzutelli, coordinatore cittadino di Ncd, osserva: «Abbiamo accettato il meccanismo della rotazione, ora ci aspettiamo che si concretizzi in base a quanto stabilito». Tradotto: tocca ad altri, non ai nostri assessori di riferimento e ci aspettiamo che vada così.

Difficilmente poi Pizzutelli accetterebbe un altro “sgambetto” da Ottaviani dopo il caso del posto nel Cda dell’Asi, occupato da Luca Sellari con l’appoggio del sindaco. Gianfranco Pizzutelli (e non solo) sembra al momento restare comunque alla finestra. L’esperienza del Nuovo Centrodestra è agli sgoccioli. E il gruppo consiliare di Ncd composto ora da Benedetti, Gentile e Guglielmi, potrebbe presto anche cambiare pelle. L’opzione su cui Pizzutelli starebbe lavorando è soprattutto “civica”. È chiaro che le basi ideologiche dei partiti sono saltate da un pezzo, con i trasversalismi a farla da padroni. Così Gianfranco Pizzutelli starebbe rilanciando il progetto civico di Nuova Realtà e anche un’altra lista civica, lavorando dietro le quinte. Negli scorsi mesi ha rinunciato a rivendicare per sè una casella in Giunta (che avrebbe potuto ottenere) anche per prepararsi a questo lavoro di coordinamento, a fari spenti, in vista del prossimo futuro. I rapporti con Alfredo Pallone sembra si siano raffreddati, Ncd pare essere ormai poco più che una sigla e l’idea di Pizzutelli potrebbe essere quella di creare un importante Polo civico fuori dai partiti, stando in finestra in vista delle prossime amministrative.

Il Polo civico in questione si starebbe guardando intorno, per capire quali saranno i nomi e i programmi in campo prima di compiere una scelta sull’orientamento da assumere. Tra l’altro le scelte relative agli assessori indicati dal gruppo consiliare al sindaco Ottaviani rivelano già una prospettiva del genere. Rossella Testa è un ex Pd, Katia Cameracanna una ex Psi. L’intenzione, insomma, è quella di aggregare diverse personalità attorno a un progetto civico al di fuori dei partiti e pronto ad appoggiare l’opzione più convincente in vista delle prossime elezioni: che sia nel campo del centrodestra o in quello del centrosinistra. Nell’immediato futuro Pizzutelli e il suo gruppo sembrano intenzionati a reggere l’amministrazione Ottaviani alle prese con l’operazione Casaleno e Matusa. Ma nel giro di qualche mese decideranno quale orientamento assumere: per ora ci si prepara insomma, scrutando l’orizzonte politico da dietro le quinte.

Per il destino di tutti, sindaco compreso, al momento un fattore determinante sembra essere la sorte del centrosinistra e del Pd: da quelle parti il quadro per la candidatura a sindaco e il programma per tentare di sfilare la fascia a Ottaviani sono ancora un’incognita. L’impressione è che quando il Pd e il centrosinistra troveranno la quadra (sempre che la trovino) scatterà il “tana libera tutti”, il valzer dei posizionamenti.
 

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