Dieci righe e il resto in edicola

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Ciociaria Oggi K2

Chi guadagna sui profughi

L’affare immigrazione Il costo mensile per la gestione di 870 immigrati ammonta a 700.000 euro. Monito del vescovo Ambrogio Spreafico: «Accogliamo chi ci chiede aiuto». E CasaPound scende in piazza

L’industria dell’immigrazione continua a macinare soldi. Dietro la gestione, spesso e volentieri, di carità cristiana non c’è nulla. Nelle tasche di chi gestisce l’emergenza finiscono 27 euro al giorno. Un profugo arriva a costare 800 euro al mese. In trenta giorni, facendo un rapido calcolo, la cifra per la gestione di 870 immigrati arriva a 700.000 euro. Numeri che contribuiscono a creare malcontento tra i cittadini. A difesa dei profughi ha parlato il vescovo Spreafico il quale invita ad aprire le porte all’accoglienza. Intanto gli attivisti di Casapound hanno manifestato davanti all’ex Mtc. Oggi dovrebbe essere smontata la tendopoli.

 

Votanti fantasma, nuove ombre. Nel mirino i presidenti di seggio

La vicenda Petrarcone non si ferma: schede elettorali non ritirate Carlo Maria: «Se brogli ci sono stati, si torni alle urne»

Quei famosi votanti “fantasma”, quelli che compaiono negli elenchi come “persone conosciute” ma che mai avrebbero varcato la soglia del seggio, non avevano mai neppure ritirato la tessera elettorale. Lo racconta l’ex sindaco Petrarcone: «In alcuni sezioni ci sono state delle grosse irregolarità e anche dei reati. E sulle presunte responsabilità, sono sicuramente di chi era al seggio e voglio ricordare che i presidenti vengono nominati dalla Corte d’Appello, io ne ho individuati solo cinque, in sostituzione di quelli che avevano rinunciato. Non c’erano molte domande, stavolta, così mi sono limitato a quelli e li ho nominati. Alcuni anche il penultimo giorno.

 

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Inchiesta K2

Cassino, chiede in Comune la tessera elettorale ma scopre che l’hanno già ritirata

L’inchiesta sui brogli elettorali

Ennesimo colpo di scena nell’intricata telenovela delle elezioni amministrative 2016. Nei giorni addietro il presidente di un ufficio elettorale di una delle sezioni attenzionate dai carabinieri di Cassino, avrebbe presentato una denuncia cautelativa. Un’ azione legale questa il cui obiettivo è tutelare il querelante da condotte o reati che potrebbero essere stati compiuti ai suoi danni. Ma non solo. Dopo i voti “fantasma” dalla Svizzera e dalle periferie della città, le schede vidimate e poi sparite e le recenti notizie in merito a cittadini inseriti nei registri di voto nonostante non avessero nemmeno ritirato la tessera elettorale in comune, è venuto fuori un altro caso eclatante. In pratica un cittadino (…)

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