Dieci righe e il resto in edicola (lunedì 22 VIII 2016)

Ciociaria Oggi K2

Nozze gay, tutti a Frosinone
Diverse le richieste arrivate all’Ufficio dello Stato Civile del capoluogo. A settembre le prime cerimonie Si tratta di coppie residenti fuori provincia. Il Comune ha commissionato l’acquisto dei registri provvisori

Frosinone sembra essere la meta preferita dalle coppie gay residenti fuori dalla Ciociaria per la celebrazione dei matrimoni tra persone dello stesso sesso, recentemente entrati nel nostro ordinamento giuridico. Sono, infatti, diverse le richieste giunte all’Ufficio dello Stato Civile del Comune capoluogo. Qualche coppia avrebbe già fissato la data delle nozze previste per il mese prossimo. Un fenomeno curioso, quello della con- fluenza sul capoluogo di persone di fuori provincia, che non ha una ragione specifica. Intanto l’ufficio dello Stato civile del Comune di Frosinone ha provveduto a commissionare ad una tipografia la stampa dei registri, provvisori, in attesa di quello ufficiale, su cui dovranno essere annotate le unioni civili tra persone dello stesso sesso.

 

Troppi fedeli, il sindaco li manda via
Settefrati Migliaia di pellegrini prendono d’assalto il santuario di Canneto per la festa della Vergine Nera. Incidenti, un disperso e una bimba smarrita. Frattaroli lancia l’allarme: con queste forze non ce la facciamo

Costretto a mandare via i fedeli. È stata questa la decisione del sindaco di Settefrati Riccardo Frattaroli nel giorno più importante dei festeggiamenti dedicati alla Vergine Nera di Settefrati. Una lunga fila di fedeli è giunta sul posto per rendere omaggio alla Madonna di Canneto fin dalle prime luci del giorno ma il primo cittadino, una volta accertata che la capienza massima era stata superata, per ragioni di sicurezza ha fatto chiudere alla circolazione l’unica strada che porta allo slargo di Don Bosco, da dove inizia la discesa fino alla valle e al santuario, visitato in questi giorni da migliaia di pellegrini. Trentamila le presenze stimate dal sindaco che però precisa che le forze in campo sono assolutamente insufficienti e che lui stesso si è affidato alla Madonna di Canneto affinché l’evento possa concludersi senza emergenze maggiori.

 

Albaneta, l’affare di Montecassino
Cifre milionarie per l’abbazia nel contratto stipulato con gli imprenditori che a settembre presenteranno il progetto Ai monaci andranno 550.000 euro in 15 anni per l’affitto dell’area, oltre alle percentuali sulla vendita della birra e altre royalty

Un affare da mezzo milione di euro. Tanto guadagnerà l’abbazia di Montecassino dal progetto di “Albaneta Farm” che sarà reso noto in tutti i suoi dettagli entro la fine di settembre. Intanto, in attesa della presentazione dell’iniziativa, che probabilmente sarà rivista rispetto a quella originale che pre- vedeva anche un ristorante a pochi passi dal cimitero polacco, emergono alcune cifre. Quelle relative al contratto stipulato nel 2015 tra gli imprenditori e l’Abbazia. Un contratto che ha una durata di 15 anni: gli imprenditori si impegnano a versare un canone di affitto di 10.000 euro il primo anno, 20.000 il secondo e 40.000 dal terzo in poi. Totale: 550.000 euro. Inoltre, secondo quanto recita l’articolo 9, all’abbazia vanno 15 centesimi per ogni litro di birra venduto, 2,5 euro per ogni pernottamento, un euro per ogni coperto e 20 centesimi per ogni ingresso.

 

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Provincia K2

Le Olimpiadi col buco al centro
Ottaviani a Raggi: se Roma non le vuole le facciamo in provincia! Fuori la Capitale, si giocherebbe tutt’attorno: dalla Ciociaria al Reatino

Non è chiaro se parli a titolo personale o anche a nome degli altri colleghi primi cittadini dei 4 capoluoghi di provincia del Lazio, ma il sindaco Nicola Ottaviani le Olimpiadi di Roma le vuole fare a Frosinone ed anche a Rieti, Latina, Viterbo e nel resto della provincia romana. Ottaviani lo avrebbe già detto alla Raggi, Virginia, omologa della capitale: se proprio al Campidoglio siete convinti di rifiutare la candidatura per Roma 2024 qua ci siamo noi! E siamo meglio di Rio. Polemiche a non finire sul web.

 

La Comunità Montana di Arce fa causa alla Regione
Troppo pochi i soldi stanziati, pronto il ricorso al Tar del Lazio

Le Comunità montane fanno causa alla Regione Lazio: ci dà troppo po- chi soldi! La sommossa parte dalla Ciociaria ed a guidarla è l’ente di Arce, la XV zona “Valle del Liri” guidata da Gianluca Quadrini, consigliere provinciale e comunale di Arpino, che già ha raccolto l’entusiasta adesione della Comunità montana di Priverno, la XIII zona “Monti Lepini – Ausoni”. Ai due presidenti, Quadrini e Onorato Nardacci, i 7,3 milioni di euro, che la Regione ha inserito, in tutto, nei capi- toli di bilancio per le spese delle 21 comunità montane del Lazio, sono apparsi davvero una miseria, soprattutto se si tiene conto che 1,3 milioni sono per la comunità d’arcipelago di Ponza e Ventotene. Restano sei milioni sei da dividersi in (…)

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