Dieci righe e il resto in edicola (mercoledì 17 VIII 2016)

Ciociaria Oggi K2

Tragico volo contro il guardrail
Ceccano Sangue sul Ferragosto: vittima dello schianto in via Matteotti l’imprenditore Guglielmo Giuliani Vana la corsa in ospedale. Grande cordoglio ad Arnara dove il sessantenne aveva fondato una nota ditta edile

Un Ferragosto insanguinato sulle strade della Ciociaria. Lunedì sera è morto a Ceccano in un tragico schianto l’imprenditore edile di Arnara Guglielmo Giuliani. Il sessantenne era in sella alla sua Vespa Px, un modello degli anni Ottanta molto apprezzato oggi dagli appassionati delle vecchie Piaggio, quando per cause al vaglio dei carabinieri ha urtato violentemente contro il guardrail che delimita la carreggiata di via Matteotti, appena fuori il centro urbano della cittadina fabraterna, nei pressi del locale “Red Stone”. Qui, proprio in corrispondenza di una doppia curva, l’uomo ha perso il controllo dello scooter è si è schiantato sul paracarri. Disperata la corsa verso l’ospedale di Frosinone dove l’imprenditore è giunto privo di vita. La notizia ha turbato il clima di festa e gettato nello sconforto la comunità arnarese.

I profughi arrivano all’ex Onmi
Cassino L’allarme giunto ieri mattina dai residenti di via XX settembre. Il sindaco si reca sul posto e mette le catene allo stabile. La struttura ora è sgombera ma l’sos resta. Il monito del vescovo: «Basta polemiche stupide, siamo chiamati ad accogliere»

L’allarme è giunto ieri mattina. Dopo quello rientrato alla vigilia di Ferragosto per i profughi che sarebbero dovuti tornare da Pastea, ieri mattina i residenti di via XX settembre hanno allertato le istituzioni per i migranti avvistati all’ex Onmi dove hanno dormito la notte di Ferragosto. Ieri pomeriggio il sindaco D’Alessandro si è recato sul posto con l’assessore Leone e con la polizia locale. Constatato che i profughi avevano abbandonato la struttura, ha provveduto a mettere le catene per evitare altre occupazioni dello stabile. Intanto da Frosinone, nella giornata di Ferragosto, a proposito della vicenda profughi è giunto il monito del vescovo Spreafico: «La paura allontana da chi è diverso da noi ma ora basta stupide polemiche tra i nostri paesi per i profughi che siamo chiamati ad accogliere con dignità».

Albaneta, si riparte con il progetto
Dopo la chiusura del villaggio di Natale e le proteste dei polacchi ora c’è una nuova iniziativa. A settembre la presentazione. L’architetto Bianchi rivela: «All’interno di un recupero delle aziende agricole ci sarà un restauro del convento». È subito bufera.

Che non sarebbe finita con la chiusura del villaggio di Natale c’era da aspettarselo, tanto che allora l’abate di Montecassino, Donato Ogliari, disse al “Corriere della Sera” che all’Alabaneta sorgerà un’«agrifarm, non un caseificio» e che le polemiche, per lui, erano frutto di «equivoci e strumentalizzazioni». L’imprenditore Daniele Miri gli fece eco: «Nei prossimi incontri concorderemo con l’ambasciata polacca anche altri aspetti del progetto futuro». Quello che, con fattoria e birra, durerà quindici anni: proprio nello stesso territorio, vicino al cimitero polacco e su un pezzo di storia d’Europa, valorosa e insanguinata. Il contratto scovato a dicembre scorso in merito al progetto dell’Albaneta voluto da alcuni imprenditori, parlava chiaro.

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Provincia K2

La polizia evita una strage
Salvato un uomo che aveva lasciato aperto il gas nella sua abitazione

Tenta il suicidio aprendo il gas nella sua casa. Intervento della Polizia di Stato che evita una tragedia. Una chiamata sul 113 del Commissariato di Cassino arriva nel tardo pomeriggio di domenica 14 agosto. Dall’altro capo del filo una donna, disperata, chiede aiuto perché il fratello, da tempo sofferente di crisi depressive, non risponde al telefono. Poi la corsa contro il tempo. L’uomo salvato una strage evitata.

«La scomunica è la nostra vittoria»
I seguaci del Bambino Gesù : “L’inchiesta della magistratura sarà archiviata”. Il culto del Bambinello è più vivo che mai ed attacca i giornalisti che scrivono cose non gradite. I fedeli si sentono perseguitati e si difendono con le unghie e con i denti

«La scomunica di Bergoglio è la nostra vittoria e l’inchiesta della magistratura su presunte attività di riciclaggio farà la fine di quella che nel 2001 ci voleva colpevoli di aver raggirato persone in buonafede: archiviata!». Dalla Chiesa cristiana universale della Nuova Gerusalemme si tolgono più di un sassolino dalle scarpe. Lo fanno dal sito web difendiamolaverita.it che non è la ‘pagina’ ufficiale della Chiesa, ma sembra esserne la voce più genuina e agguerrita. In una nota, dove si replica – molto pesantemente e duramente – agli articoli e reportage che il collega Francesco Romanetti ha firmato su Il Mattino, la voce dei fedeli del Bambino Gesù di Gallinario affronta due questioni che per primi abbiamo riportato su queste colonne: la scomunica decisa dalla Congregazione per la Dottrina della fede (l’ex Sant’Uffizio) per chiunque abbracci il culto del bambinello di Gallinario e l’inchiesta coordinata dalla Procura della repubblica di Cassino, che vede (…)

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