Formazione, ecco le contromisure decise dalla Provincia

PIERFEDERICO PERNARELLA per CIOCIARIA EDITORIALE OGGI

È stata approvata all’unanimità l’attesa e sudata delibera con cui s’intende mettere un punto e andare a capo nella gestione della gestione dell’Agenzia di Formazione. Dopo oltre ore di seduta, i consiglieri provinciali hanno ritenuto e soddisfacente il lavoro dei settori risorse finanziarie, tributi e concessioni”, formazione e sintetizzato dal segretario generale della Provincia di Frosinone. Da un lato la delibera – con l’annesso documento ricognitivo composto da una ventina di pagine fitte di dati – risponde ai rilievi mossi dalla Corte dei Conti; dall’atro dà mandato per stilare al più presto possibile un piano di razionalizzazione dei costi aziendali. Nella delibera, infine, si assicura l’avvio delle attività dell’anno formativo 2015/2016 – un obbligo di legge al quale la Provincia non può sottrarsi – fermo restando le attività ancora in corso per risolvere le criticità. Intanto, sempre con il provvedimento assunto ieri, è stato dato mandato per la costituzione nel bilancio provinciale di un fondo di riserva di 900.000 euro per fare fronte alle potenziali passività pregresse. Ora l’ultima parola spetta alla Corte dei Conti che dovrà valutare se le controdeduzioni della Provincia siano o meno esaurienti.

Anticipazioni Nel documento ricognitivo si risponde, punto per punto, ai rilievi della magistratura contabile. Sulle anticipazioni degli stipendi la Provincia sostiene che «i dipendenti da parte della Provincia, tale procedura è stata interrotta il 5 agosto 2014. Diverso il discorso per quanto concerne le anticipazioni per le attività istituzionali, che sono espressamente previste dalla legge a favore dei soggetti deputati alla gestione del diritto/dovere all’istruzione».

Azioni di recupero Sulle somme indebitamente percepite da membri del Consiglio di amministrazione (spese di viaggio e trasferta, trattamento di fine rapporto presidente e gettoni di presenza), nel documento ricognitivo si spiega che una minima parte (circa 25.000 euro relativi ai gettoni di presenza 2011) è stata recuperata; per quella più consistente (oltre 290.000 euro) i procedimenti di recupero sono ancora in corso, in attesa, spiega la Provincia, «di conclusione degli approfondimenti per le controdeduzioni delle parti interessate».

Disparità di trattamento Per quanto riguarda il nodo delle stabilizzazioni dei dipendenti e della caotica situazione legale-giudiziaria, la Provincia fa sapere che «è stato dato mandato al servizio legale dell’ente di procedere alla revisione dei contenziosi giuslavoristici in essere, anche alla luce dalle contrastanti decisioni assunte dai giudici sia in sede di giudizio di primo grado che in fase di ricorso in Corte d’appello».

Rendicontazioni Più complesso il capitolo dedicato ai resoconti dell’attività formativa visto l’arco temporale più ampio ma soprattutto il rilevante ammontare delle risorse finanziarie in ballo. Per chiudere il cerchio delle rendicontazioni la Provincia ha istituito un’apposita task force. Altre difficoltà, stando a quanto si segnala nel documento ricognitivo, sono dovute al fatto che un’importante mole di documentazione è stata sequestrata dalla Guardia di Finanza che sta eseguendo accertamenti su presunte irregolarità contabili. Le criticità relative alle rendicontazioni sono dovute anche al mancato pagamento dei debiti tributari e di quelli verso istituti di previdenza e di sicurezza sociale a partire dal 2007 al 2009, che si sono formati per mancanza di liquidità. «L’amministrazione in carica – si legge nella nota – ha avviato la procedura per la rateizzazione degli oneri contributivi e che permetterà a seguito delle opportune verifiche di rendicontare le annualità passate. Ulteriori problematiche sono dovute al mancato pagamento dei creditori per mancanza di liquidità di risorse finanziarie benché dal settembre 2014 si sia cominciato a pagare, liberando le risorse pignorate, i numerosi creditori». Una problematica, prosegue la nota, «dovuta anche alla perdurante incapacità di spesa dell’Agenzia, la quale non può disporre pienamente delle risorse annuali previste dalla Regione necessarie per la gestione delle attività affidate annualmente, dovendo, sopportare il peso delle passività pregresse che assorbono, costantemente, le risorse ricevute».

Pompeo Si dichiara soddisfatto il presidente Antonio Pompeo: «Abbiamo approvato l’importante delibera con la quale forniamo le dovute risposte alle criticità rilevate dalla Corte dei Conti e che riguardano un periodo precedente all’amministrazione in carica. Ringrazio tutti i consiglieri provinciali, il segretario Marini e gli uffici dei settori interessati. Da adesso in avanti sull’Agenzia si cambia verso».

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