Forza Italia ‘test’ su D’Alessandro per verificare se regge

DOMENICO TORTOLANO per IL MESSAGERO ED. FROSINONE

Il centrodestra finora dilaniato stringe per un candidato unitario da proporre come candidato a sindaco per le comunali del 2016. Se ne potrebbe sapere di più oggi pomeriggio dopo il convegno dal tema “Come vorrei Cassino”. Il convegno è stato organizzato dall’ingegner Carlo Maria D’Alessandro, 44 anni, dirigente dell’Agenzia del Territorio. Potrebbe essere lui quel personaggio “nuovo” che la coalizione sta cercando da tempo? Lui, l’interessato, mette subito le mani avanti: «Potrei accettare; ma solo se c’è coesione tra i partiti alleati» precisa.

L’ingegnere si presenta per la prima volta in pubblico questa sera (ore 18, hotel Bassetto) nel convegno dal tema “Come vorrei Cassino”. E c’è molta attesa per questo esordio. Negli ultimi mesi sono sfilati altri candidati finendo (in conclusione) per bruciarsi; come Violo, Leone, Di Mascio, Bevilacqua e Picano, tutti vicini a Forza Italia, che ora attendono di conoscere il percorso del nuovo aspirante candidato. «Ho dato la mia disponibilità – dice l’ingegner D’Alessandro – per questo ruolo così importante. Ma ribadisco: per andare avanti serve la condivisione di tutti. Mi rivolgo pertanto ai moderati, ai cattolici, alla società civile e a tutte quelle forze politiche di centrodestra interessate a guidare, in maniera unitaria, il governo della città».

D’Alessandro è però esplicito: «L’unione della coalizione è la condizione primaria per prestarmi alla politica locale; altrimenti vado avanti nella mia attività professionale». D’Alessandro, comunque, ha già le idee chiare per far “ripartire l’economia del territorio”. E spiega: «Cassino deve continuare ad essere, ma con maggiore incisività, il comune capofila del Basso Lazio in tutti i settori: dall’imprenditoria al turismo per una ripresa economica reale ed efficace». E fissa i punti essenziali per far ripartire Cassino: urbanistica e lavori pubblici, trasparenza amministrativa e riordino della macchina amministrativa. E infine fiscalità locale («con detrazioni particolari per le famiglie più bisognose» precisa), legalità e sicurezza.

«Sì – aggiunge D’Alessandro – la sicurezza è un problema estremamente sentito in città dopo i recenti episodi di microcrimanlità. Non possiamo ignorare quell’allarme diffuso che serpeggia tra i cittadini. Perciò vanno potenziati i sistemi di sicurezza a cominciare dalla videosorveglianza. E ancora: va fatta subito la verifica delle abitazioni occupate dai cittadini extracomunitari e dai cittadini irregolari».

«C’è poi il commercio che va tutelato – aggiunge – con una serie di controlli mirati nei confronti delle vendite abusive che, lentamente, stanno distruggendo la piccola distribuzione». Ma D’Alessandro ha idee chiare anche sul Piano Regolatore: «E’ fermo al 1980, redatto per una popolazione di 46 mila abitanti, mentre oggi siamo appena 33 mila. E’ evidente che è sovradimensionato e non tiene conto delle nuove esigenze dei cittadini. E alla revisione del Piano regolatore si aggancia il recupero della Vecchia Cassino, quella distrutta sotto la Rocca Janula, dove potrebbe sorgere un Parco della Memoria che va ricucito con il centro della città (in fondo siamo a poche centinaia di metri). E in quest’ottica – prosegue l’ingegner D’Alessandro – va ”riavvicinata” l’Università al centro della città, attraverso il Parco delle Terme Varroniane. In che modo? Creando dentro al Parco una infrastruttura che connetta il Centro della città, appunto, con l’Università ».

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