Frosinone Formazione, una polveriera pronta a scoppiare

CESIDIO VANO per LA PROVINCIA QUOTIDIANO

Una polveriera pronta ad esplodere. E’ quella rappresentata dell’Agenzia provinciale Frosinone Formazione finita, come noto, al centro di accertamenti da parte della magistratura contabile ed ordinaria per una serie di irregolarità. Con procedimenti penali già in corso per abuso d’uffico e peculato e diverse altre persone indagate.

Tra le varie criticità già evidenziate dalla Corte dei Conti “continua a destare notevoli preoccupazioni” – come scrivono gli stessi magistrati – la notevole mole di vertenze messe in atto dai lavoratori dopo che, negli anni passati, è stata annullata la procedura di stabilizzazione precedentemente operata o sono stati utilizzati contratti di lavoro poi censurati dai giudici. L’ultimo caso che rischia ora di dar fuoco alla miccia arriva dopo la decisione della Corte d’Appello di Roma di reintegrare un docente licenziato nel 2014. La magistratura del lavoro, infatti, non solo ha stabilito che il lavoratore, primo nella graduatoria con cui nel 2011 sono stati selezionati gli insegnati dell’Agenzia, debba essere riassunto ma ha anche statuito che i contratti con cui ha lavorato negli anni 2011/2012 e 2012/2013 sono illegittimi mentre avrebbe anche accertato che il docente ha lavorato nel periodo 2013/2014 addirittura senza contratto.

Un caso che non sarebbe isolato ma che dal 2011 ad oggi vedrebbe coinvolti, con gli stessi contratti censurati dal magistrato, circa un centinaio di docenti. La vicenda del docente reintegrato dalla Corte d’Appello è finita, ora, anche al centro di un esposto-denuncia inviato oltre che alle varie procure anche a tutti gli organi ed enti coinvolti, Provincia in primis. Questo perché l’Agenzia, nonostante la sentenza esecutiva di reintegro, non ha finora riassunto il lavoratore ingiustamente licenziato.

A fronte di tale inadempimento però – come si segnala nella denuncia – l’ente avrebbe mantenuto al lavoro un altro dipendente per il quale, invece, la stessa Corte d’Appello ha sentenziato la legittimità del licenziamento. La preoccupante situazione del contenzioso con il personale – a cui fa riferimento, come detto, la magistratura contabile – deve fare i conti poi con un’altra anomala situazione che è parimenti oggetto di denuncia in un esposto presentato ad inizio del mese in corso. Presso l’ente di Formazione, infatti, sono rientrati in servizio molti lavoratori precedentemente licenziati per i quali, però, il Tribunale ha emesso – su loro istanza un provvedimento d’urgenza ex art. 700 c.p.c. A riguardo di questi, l’Agenzia avrebbe proceduto a proporre ricorso, ma solo in taluni casi, non contestando la reintegra di altri lavoratori per i quali, al di là del provvedimento d’urgenza, c’sentenza di licenziamento.

In tale quadro, si inserisce poi anche il nuovo bando per la selezione di ulteriori docenti per l’anno 2015/2016 in materie per le quali vi sarebbe comunque a disposizione personale reintegrato dal giudice ma non riassunto, che continua a maturare lo stipendio pur nell’impossibilità di svolgere il lavoro. E’ giunto forse il momento che l’amministrazione provinciale, da cui l’Agenzia dipende, affronti risolutivamente la situazione. E sono già diversi i consiglieri provinciali che pensano a modificare drasticamente la natura giuridica dell’ente in modo da poter mettere in campo un nuovo soggetto formativo capace di ripartire da zero, al sicuro dalle paludi giudiziarie e finanziarie in cui l’Agenzia è stata finora condotta.