Gallinaro, un ‘santone’ a stipendio

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CESIDIO VANO per LA PROVINCIA QUOTIDIANO

Dal 2001 al 2013 Samuele Morcia ha ricevuto un regolare stipendio dalla Casa Serena del Bambino Gesù di Gallinaro, ovvero dall’associazione, che si dichiara apartitica e aconfessionale, senza fine di lucro (onlus) fondata proprio a febbraio 2001 con la finalità di realizzare a Gallinaro, nei pressi della cappella del Bambinello, una struttura ricettiva per tutti i pellegrini che frequentavano il luogo ritenuto sacro. Una sorta di Arca di Noe (come qualcuno la chiama vista anche la voluta forma data al tetto dell’edificio) che dovrebbe salvare i prescelti con l’avvento della (sempre annunciato come imminente) fine del mondo. Morcia, infatti, dalla costituzione della associazione Casa Serena avvenuta nel febbraio 2001, risulta svolgere anche un’attività di collaborazione regolarmente retribuita con la medesima Onlus. Una sorta di consulenza che vede erogato dalla Casa Serena al nuovo leader carismatico della comunità religiosa, nata attorno ai fenomeni ritenuti soprannaturali del Bambinello di Gallinaro, circa 254mila euro lordi in 12 anni. Tutto legittimo e denunciato al fisco, sia chiaro. Uno stipendio di tutto rispetto, tra le principali fonti di sostentamento del nuovo ‘profeta’ di Gallinaro che dal 2008, dopo la scomparsa della veggente Giuseppina, ne raccoglie l’eredità spirituale e non solo spirituale, ed imprime una svolta al movimento religioso che si è creato attorno alla cappella del Bambino Gesù. In pochi anni nasce l’associazione; poi una fondazione che porta il nome di Giuseppina Norcia; diversi siti internet che illustrano l’attività svolta e infine, nell’ottobre 2015, una vera e propria chiesa, universale e cristiana, della Nuova Gerusalemme, che contesta l’operato di papa Francesco, le sue aperture ecumeniche, la validità della stessa Chiesa di Roma e dei sui sacerdoti. Fino alla scomunica, ufficializzata ieri dal Vaticano, per tutti coloro che hanno aderito formalmente e convintamente al movimento di Samuele Morcia.

LA FABBRICA DEL BAMBINELLO
Nello specifio la Onlus ‘Casa Serena del Bambino Gesù di Gallinaro’ ha per scopo «quello di fornire accoglienza a tutti coloro che giungono nei pressi della “Piccola Culla”, con particolare riferimento ai sofferenti e alle persone che versano in condizione di svantaggio fisico, morale, sociale, economico e culturale. A questi ultimi la Onlus intende fornire anche elementi di formazione. Per raggiungere pienamente tale scopo, l’Associazione intende realizzare una struttura in cui poter accogliere i visitatori».

E’ l’associazione Casa Serena, che fa riferimento alla famiglia della veggente Giuseppina Norcia, deceduta nel 2008, che realizza i lavori di sistemazione e di costruzione nell’area della “Piccola Culla del Bambino Gesù”, come la cappellina viene chiamata dai fedeli del Bambinello.
Con riferimento alla struttura di accoglienza, la Onlus ‘Casa Serena’ ha definito la redazione di un nuovo progetto per la realizzazione della struttura, ottenendo il permesso di costruire dal Comune di Gallinaro il 31 ottobre del 2011 e il 9 dicembre successivo ha ufficialmente dato inizio ai lavori di realizzazione della “Casa Serena del Bambino Gesù” ormai quasi in dirittura d’arrivo.

Le offerte, il 5 per mille la Regione e le pietre
L’associazione ha potuto realizzare i vari interventi edilizi ed urbanistici soprattutto grazie alle copiose donazioni che ha iniziato a raccogliere dal 2006, quando rompendo una tradizione vecchia di decenni, nell’area della cappella scomparvero i cartelli che recitavano “qui non si accettano offerte” ed apparvero quelli che indicavano tanto di conti correnti postali e bancari su cui si potevano depositare donazioni ed elargizioni. La raccolta di offerte e donazioni rappresenta molto probabilmente la principale e più ricca entrata del sodalizio senza scopo di lucro. Ma L’associazione, in alcuni anni, riceve cospicui contributi anche dalla Regione Lazio (25.000 euro dai Servizi Sociali). Non solo, nel novembre 2014, il quotidiano Il Mattino di Napoli pubblica in più puntate un’inchiesta sul movimento religioso di Gallinaro e sull’attività della Onlus e l’inviato Francesco Romanetti, riferendo della costruenda Casa Serena afferma che i fedeli vengono invitati – un po’ come la Chiesa ufficiale ha fatto per i mattoni della strada per la Pace di Assisi – a contribuire alla costruzione della struttura di accoglienza ‘comprando’ una delle ‘pietre’ su cui viene edificata, con una spesa di ‘appena’ 300 euro.

Inoltre, dallo stesso anno 2006, la Casa Serena viene ammessa alla ripartizione del 5 per mille dell’Irpef raccogliendo, direttamente da circa 2.500 contribuenti e indirettamente attraverso la alla quota di ripartizione della categoria, tra i 42.000 e 55.000 euro all’anno. Nel 2014, ultimo anno in cui sono disponibili i dati, le donazioni tramite il 5 per mille erano poco meno di 41 mila euro (40.903,73).

 

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