Iannarilli e Abbruzzese separati in casa

CORRADO TRENTO per CIOCIARIA EDITORIALE OGGI

Si sono salutati. E basta. Poi si sono posizionati agli estremi opposti della sala. Una situazione kafkiana quella che vede come protagonisti Mario Abbruzzese e Antonello Iannarilli. Entrambi presenti venerdì sera ad un incontro organizzato dalla lista Noi con Salvini presso la Tenuta del Massimo Feudo, a Veroli.

Presente Umberto Fusco, coordinatore regionale della formazione che fa riferimento alla Lega. Con lui anche Kristalia Rachele Papaevangeliu, di Alatri, candidata alle Europee nelle file del Carroccio. È stata proprio lei a formulare la domanda delle domande, dopo che Abbruzzese aveva ribadito che gli “azzurri” ad Alatri sostengono Iannarilli candidato a sindaco. La Papaevangeliu ha chiesto come mai però alcuni esponenti alatrensi di Forza Italia non sembrano affatto disposti a fare campagna elettorale per l’ex presidente della Provincia. Mario Abbruzzese naturalmente ha cercato di minimizzare, garantendo che Forza Italia è schierata con Iannarilli.

Per la cronaca la riunione di Noi con Salvini alla Tenuta del Massimo Feudo serviva per ribadire l’alleanza con il partito di Berlusconi in vista delle prossime elezioni comunali. Forza Italia a Cassino appoggia la candidatura a sindaco di Carlo Maria D’Alessandro, a Sora quella di Roberto De Donatis. E Noi con Salvini? Umberto Fusco è stato chiarissimo: accordo pieno a Cassino, mentre ad Alatri bisogna verificare soprattutto l’unità sostanziale degli “azzurri”. Situazione complicata pure a Sora: se il candidato sindaco Roberto De Donatis dirà no al simbolo di Noi con Salvini sulla sua lista, allora i referenti del Carroccio andranno per conto proprio.

Spiega Umberto Fusco: «Sin dall’inizio abbiamo chiesto chiarezza e vogliamo continuare lungo questa strada. Ci sono alcune cose che vogliamo approfondire». Fusco non vuole sorprese e non intende rinunciare al simbolo. E dagli alleati (Forza Italia ma anche Fratelli d’Italia) pretende garanzie precise. Su un punto in particolare: “Niente franchi tiratori”.

L’alleanza nel centrodestra resta in discussione, nonostante a livello nazionale l’orientamento sia quello di un’intesa unitaria tra Forza Italia, Fratelli d’Italia e Lega. Il punto è quello che poi succederà sul campo e in questo caso l’esempio di Roma (i dubbi del leader lumbard Salvini sulla candidatura a sindaco di Bertolaso) è emblematico. Per quanto riguarda la situazione particolare di Forza Italia in provincia di Frosinone, è evidente che il senatore Claudio Fazzone, coordinatore regionale di Forza Italia, attenderà l’esito delle elezioni amministrative per decidere il da farsi.

Ma è altrettanto evidente che il consigliere regionale Mario Abbruzzese e il commissario provinciale Pasquale Ciacciarelli hanno già fatto scattare la controffensiva. I congressi cittadini celebrati fino a questo momento rappresentano una risposta chiara sotto questo punto di vista. Proprio per questo è iniziato il braccio di ferro. La comunicazione ufficiale di Fazzone di qualche giorno fa “pesa”: «Tutti i congressi che si sono svolti dopo la data perentoria del 31 gennaio 2016 non saranno considerati validi con la sola eccezione di quelli che sono stati celebrati con la totale e unanime partecipazione di tutti gli aventi diritto al voto». Naturalmente sarà importante stabilire dove si può parlare di “totale e unanime partecipazione” e dove no. Questo da un punto di vista formale che però è anche sostanziale. Dopo i risultati delle elezioni comunali, però, scatterà la resa dei conti vera e propria. Naturalmente decideranno i risultati. E se è vero che Forza Italia non esprime il sindaco a Cassino, Sora e Alatri, è altrettanto vero che la serie negativa va avanti da troppo tempo. Considerando i risultati di Ceccano, Veroli, Anagni, Isola Liri. L’unica eccezione è Frosinone, dove però si è votato nel 2012.

 

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