Il “paradosso” di Ottaviani

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CORRADO TRENTO per L’INFILTRATO SPECIALE

Il bilancio è stato appena approvato con 19 voti (soltanto due in meno rispetto ai 21 di quattro anni fa) e con le opposizioni di centrosinistra fuori dall’aula. Eppure la maggioranza di centrodestra che sostiene l’Amministrazione Ottaviani non riesce mai a trovare una “sintesi” politicamente indolore su quelle che sono le scelte importanti.

Adesso c’è quella del vicesindaco, una carica nella quale si sono già alternati tre esponenti. In corsa ci sono gli assessori Fabio Tagliaferri, Carlo Gagliardi e Riccardo Mastrangeli e nelle ultime ore è emerso anche il nome del capogruppo degli “azzurri” Adriano Piacentini.

Alla fine la soluzione potrebbe essere la solita: decidere di non decidere, prendere tempo. Considerando pure che il sindaco Nicola Ottaviani ha detto chiaramente ai gruppi che dovranno essere loro a sbrogliare la matassa. Ma tutti i gruppi, Forza Italia in primis, sanno che non ci sono le condizioni per un accordo.

La contrapposizione più evidente è quella tra Fabio Tagliaferri e Adriano Piacentini, ma ce ne sono anche altre.

Al Comune di Frosinone c’è una sorta di paradosso: Nicola Ottaviani non ha problemi ad approvare le delibere in consiglio comunale, mentre deve sudare le sette camicie per comporre gli equilibri in giunta. Tra rotazione e fascia di vicesindaco, Ottaviani è stato costretto ad una rincorsa perenne. Ma è proprio questo ad aver convinto il primo cittadino a ripresentarsi con il sostegno di una coalizione sostanzialmente civica.

Forza Italia naturalmente ci sarà, ma sarà importante capire con quale ruolo e visibilità. anche perché in ogni caso nei momenti topici della consiliatura sono stati gli “azzurri” a dare un contributo importante. Il tallone d’Achille, però, anche in questo caso è politico. E se la definizione della vicenda del vicesindaco dovesse slittare ancora, sarebbe chiaro a tutti che la “quadra” è lontana anni luce.