Pompeo ‘sbianchetta’ La Provincia dall’elenco dei giornalisti

CESIDIO VANO per LA PROVINCIA QUOTIDIANO

Ieri, il presidente dell’Ato5 Antonio Pompeo, messo al muro dalla diffida firmata da 23 sindaci del fronte anti- Acea guidato dal sindaco di Ceccano Roberto Caligiore, poiché a due settimane dalla Conferenza d’Ambito non ha ancora provveduto a mettere in mora Acea, ha dettato al suo ufficio stampa una piccata nota di replica. Note che avremmo voluto pubblicare oggi su queste colonne, per darne conto ai nostri lettori (alcuni anche elettori di Pompeo) ma non ci è stata proprio inviata.

Anzi, dal solito indirizzario utilizzato dalla Provincia, sono state accuratamente espunte le mail della nostra redazione e dei vari giornalisti di questa testata. Pazienza: a Pompeo non staremo simpatici. Ce ne faremo una ragione.

Quello che non accettiamo è che il presidente dell’Ato5 e della Provincia – non eletto da nessuno – si ‘scelga’ i giornalisti con cui parlare: ha un ruolo pubblico e il suo dovere è dare – se ha intenzioni di darle – delle risposte ai cittadini e alla stampa. Il nostro compito e fare domande.

Capiamo che spesso i nostri interrogativi colpiscono nel vivo e lasciano Pompeo senza argomenti per controbattere, tanto da dover ripiegare e far ‘sbianchettare’ gli indirizzi mail, come i bambini che quanto perdono… vanno via con il pallone. Sta bene.

Ma dato che questo spazio, riservato all’intervento di Pompeo, dobbiamo pur riempirlo, noi continuiamo allora a fare le nostre domande. Il presidente risponda se vuole. Ma se deciderà di restare in silenzio, lo comprenderemo e comprenderemo anche perché ieri ci ha ‘epurati’ dall’indirizzario.

Ed eccoci alle domande: è vero che ha inoltrato ad Acea un parere contrario alla fusione carente di qualsiasi motivazione e privo dei requisiti previsti dalla convenzione? E’ perché abbiamo scritto questo che ci ha epurati?

E’ vero che si è adoperato affinché ad Acea Ato5 venissero assegnati ben 6 mesi di tempo dalla diffida (e non 3) affinché tutta la vicenda della risoluzione cadesse dopo le elezioni comunali? E’ perché abbiamo scritto questo che ci ha epurati?

E’ vero che gli atti da lui messi in campo per contrastare Acea – come ha dichiarato al nostro giornale il sindaco di Frosinone Nicola Ottaviani – rischiano di essere nulli perché maldestri e grossolani? E’ perché abbiamo scritto questo che ci ha epurati?

E’ vero che la relazione con cui si dovevano elencare le inadempienze di Acea, in realtà conclude al contrario con il riconoscere al gestore 2,5 milioni di euro in più oltre che una sottostima dei costi per i lavori programmati? E’ perché abbiamo scritto questo che ci ha epurati?

O ci ha ‘sbianchettato’ perché abbiamo scritto che, pur sapendo di non aver ottenuto la sospensiva dal Consiglio di Stato per il maxiconguaglio da 75 milioni, lo ha taciuto in conferenza stampa?

O è perché abbiamo scritto che dal 23 dicembre scorso fino al 14 gennaio ha tenuto chiuso nel cassetto la richiesta di fusione societaria presentata da Acea?

Ed andando oltre: è vero che ha affidato, senza alcuna gara, un incarico legale in una causa che vede coinvolti anche altri enti locali per una spesa di 20.000 euro, quando gli altri enti per la stessa causa pagheranno al massimo 2.800 euro dopo regolare gara? E’ perché abbiamo scritto questo che ci ha epurati?

Aspettiamo risposte. Con le domande potremmo continuare a ‘cascata’… Ma non vorremmo finire con il dover parlare di Isola del Liri.

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