Interessi sulla bolletta? Solo se la società dimostra che è arrivata in tempo

MARINA MINGARELLI per IL MESSAGGERO ED FROSINONE

Se un utente è moroso si applicano interessi aggiuntivi. Ma se le spese di mora su presunti ritardati pagamenti di fatture esulano dalla volontà dell’utente, allora è davvero tutta un’altra musica. Lo sa bene l’avvocato Elio Torriero che da tempo sta portando avanti la sua battaglia personale nei confronti di una società del gas che gli avrebbe applicato spese moratorie ingiustificate. A dargli ragione è stata proprio la sentenza emessa dal giudice di pace, dottoressa Claudia Taormina. Nella sentenza si evince che «non potendo l’ente erogatore del servizio dimostrare la data di ricevimento delle bollette (le quali spesso pervengono successivamente alla scadenza o addirittura non pervengono) gli interessi moratori in esse indicati sono richiesti illegittimamente».

«Poiché gli interessi medesimi – scrive Torriero in una nota – sopra indicati vengono pagati “automaticamente” (basta controllare le fatture) da migliaia di utenti, si può capire che stiamo parlando di somme incredibili percepite indebitamente». Una sentenza, dunque, destinata a rivoluzionare l’ammontare debitorio di numerosi utenti. La società del gas costituitasi in giudizio, aveva contestato Torriero affermando che gli interessi di mora calcolati su base annua e pari al tasso ufficiale di riferimento, erano assolutamente legittimi come deliberato dall’autorità per l’energia ed il gas con provvedimento n.229/2001.

La società del gas, tra l’altro, non ha portato alcuna prova circa la effettiva ricezione delle fatture da parte dell’utente né della data di ricezione della lettera di messa in mora o dei solleciti di pagamento. Concetti che hanno portato ad annullare tutti gli interessi di mora applicati all’ avvocato Elio Toriero. Marina Min