La pace dei Franceschi. De Angelis a Scalia: «Lavoriamo insieme»

CORRADO TRENTO per CIOCIARIA EDITORIALE OGGI

Scalia chiama, De Angelis risponde: dopo quasi due anni di contrapposizione frontale e su tutto, nel Pd si apre la breccia del dialogo tra i due Francesco, i leader indiscussi del partito sul territorio. Ma nessuno si fa illusioni: il cammino sarà lungo e pieno di insidie. Però indubbiamente l’inversione di marcia c’è.

Era stato il senatore Scalia a rompere il ghiaccio proprio dalle colonne di Ciociaria Editoriale Oggi. Auspicando un congresso unitario e lanciando un chiaro messaggio all’amico-rivale: «Ha ragione lui: la contrapposizione tra noi è diventata una caricatura. E anche un alibi, soprattutto per chi, all’interno del partito, cerca una legittimazione del proprio ruolo». Francesco De Angelis raccoglie l’invito e dice: «A Scalia dico sì: lavoriamo insieme per far crescere ancora il Pd. È fondamentale costruire le condizioni affinché si possa arrivare ad un congresso unitario. Ma senza veti e pregiudiziali su nessuno».

Questa sottolineatura è importante, dal momento che Scalia aveva detto: «Simone Costanzo è stato un segretario di “rottura”, che ha interpretato il mandato “contro” un’area del partito. Lo dico serenamente: su questo non ci sono dubbi, è un dato di fatto. Non può essere lui il segretario eletto da un congresso unitario». De Angelis, che, unitamente al consigliere regionale Mauro Buschini e al presidente Sara Battisti, sostiene Costanzo, invita il senatore a non innalzare steccati in questa fase. Il presidente del Consorzio Asi continua: «Apriamo la discussione a tutti e misuriamoci sui contenuti e sui problemi reali. Il progetto politico e la strategia delle alleanze devono essere i temi centrali del dibattito e del congresso. Ma ripeto: unitariamente. Abbiamo bisogno del contributo di tutti e perciò credo che nessuno debba essere escluso».

Quindi il passaggio politicamente più significativo. Francesco De Angelis rileva: «Discutiamo insieme, anche e soprattutto con l’obiettivo di costruire un punto di sintesi per il governo del partito».

Francesco Scalia aveva sostanzialmente chiesto una soluzione del genere, invitando tutti ad un confronto in assemblea. Resta la divisione sul ruolo di Simone Costanzo, ma la sensazione è che De Angelis e Scalia proveranno a ragionare anche su questo. Infatti Francesco De Angelis sottolinea: «Discutiamo serenamente su tutto. Sono convinto che le soluzioni siano a portata di mano». Ma c’è un altro punto di grande valenza. Sulle candidature alla Camera Francesco Scalia aveva detto: «Come capilista verranno scelti i big a discapito dei politici locali? Non credo in un ragionamento così rigido. Mi spiego meglio: in questa provincia ci sono tre parlamentari uscenti (il sottoscritto, Maria Spilabotte e Nazzareno Pilozzi). Questo dato avrà un valore. Poi penso che la prossima volta possiamo eleggere 2 parlamentari, 3 con il capolista. Non vedo perché precludersi questa opzione. Fra le altre cose il Pd di Matteo Renzi ha dimostrato grande attenzione per i territori. Magari il ragionamento potrà essere diverso: mettere i leader come capilista in collegi con 8 candidati, dove si possono eleggere 4 o 5 parlamentari. In provincia di Frosinone i candidati saranno 5, con 2 possibili eletti».

Francesco De Angelis argomenta sul punto: «I capilista? Credo che alla fine deciderà Matteo Renzi, però noi abbiamo una possibilità da mettere in campo e si chiama unità. Mi spiego ancora meglio: se saremo uniti, allora la nostra forza aumenterà. E in questo caso avremmo la possibilità di chiedere ed ottenere l’indicazione di un capolista locale. Vado oltre: nella lista invece dovranno essere in campo i migliori. Tutti insieme, con l’obiettivo di prendere più voti possibile. Dobbiamo dare un grande contributo per far vincere il Partito Democratico: l’obiettivo principale è sempre quello, non dimentichiamolo».

Poi De Angelis conclude: «La prossima riunione con il segretario regionale Fabio Melilli rappresenterà l’occasione per cominciare a discutere e aprire una nuova fase politica in provincia di Frosinone. All’insegna dell’unità».

Alla Regione Lazio, oltre naturalmente al consigliere Mauro Buschini, potrebbe concorrere anche il presidente dell’Amministrazione Provinciale Antonio Pompeo. Mentre alla Camera il Pd potrebbe schierare contemporaneamente Francesco Scalia, Francesco De Angelis, Maria Spilabotte, Nazzareno Pilozzi, Sara Battisti e Simone Costanzo. Mentre alla Regione Lazio, oltre naturalmente al consigliere Mauro Buschini, potrebbe concorrere anche il presidente dell’Amministrazione Provinciale Antonio Pompeo. È quantomai indispensabile che ci sia un capolista locale.

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