E’ la stampa, bellezza (i titoli di mercoledì 15 III 2017)

Ciociaria Oggi K2

CIOCIARIA EDITORIALE OGGI
(direttore Alessandro Panigutti)

Muore in ospedale, 26 indagati
Ceccano. La sessantenne Giacinta Malizia è deceduta dopo quindici giorni di ricovero: i familiari hanno presentato denuncia La procura ha nominato un consulente tecnico che dovrà stabilire se ci siano stati errori da parte del personale medico

SINOSSI
Prima il ricovero per una serie di malesseri. Quindi l’aggravamento delle condizioni. Fino alla morte. Ma per il decesso della ceccanese Giacinta Malizia, 60 anni, i figli intendono vederci chiaro. Per questo hanno presentato una denuncia. La procura di Frosinone ha aperto un’inchiesta, ha indagato 26 medici e ha chiesto l’autopsia per diradare ogni dubbio sul decesso della paziente. Il pm Rita Caracuzzo ha nominato un consulente tecnico che dovrà stabilire se i protocolli siano stati rispettati, se i medici abbiano agito con negligenza, se un’eventuale condotta alternativa avrebbe potuto evitare l’evento. E in che termini.

 

Invasi dai profughi minorenni

Cassino. Egiziani non accompagnati che scappano dalle strutture e bussano alle porte del municipio: i numeri insospettiscono Un milione di euro a bilancio per far fronte all’emergenza. Dubbi sulle mancate denunce e blitz della polizia nelle cooperative

 

Una lista unica per non contarsi

Verso il congresso Nel Pd avanza l’ipotesi di presentare un solo documento a sostegno della candidatura di Renzi In provincia starebbero tutti insieme: da Scalia a De Angelis. La firma di Buschini in calce alla piattaforma di Orfini

 

Sotto torchio per quattro ore

Università. Dopo Attaianese e Trequattrini, la Finanza ascolta l’ex dg Raffaele Simeone. Tre ancora le persone da “interrogare”. Vertice tra rettore e Inps per ripianare il maxi debito

 

Brucia la Riserva. In fumo dieci ettari

Posta Fibreno Aperta un’inchiesta sul rogo che ha devastato il canneto

 

Il Frosinone studia il modo per ritornare al successo

Per la gara contro il Vicenza, il tecnico Marino potrebbe apportare qualche novità all’undici visto nell’ultimo turno
al “San Nicola” di Bari

 

 

provincia-2

LA PROVINCIA
(direttore Filiberto Passananti)

L’ecomostro in Parlamento
Frosinone. La bonifica della discarica di via Le Lame non parte, interrogazione al Ministro. Preoccupazione per l’inquinamento e le ricadute sulla salute pubblica

SINOSSI
La discarica di via Le Lame a Frosinone e lo stato della bonifica dell’area tornano all’attenzione del Parlamento. Il tutto grazie all’iniziativa del deputato di Fdi, Marcello Taglialatela, che ha depositato, lo scorso 3 marzo, un’interrogazione parlamentare, diretta al ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, con cui chiede di sapere a che punto siano gli interventi sul sito e cosa si intenda fare per fronteggiare l’emergenza ambientale e sanitaria connessa

 

Riserva Naturale devastata

Posta Fibreno. Secondo rogo in quattro giorni.
Ieri mattina un incendio, forse doloso, ha incenerito trenta ettari di vegetazione

 

La malavita rimette le mani sull’agricoltura

Rapporto Eurispes. Nel solo anno 2016 le agromafie hanno realizzato un fatturato di 21,8 miliardi di euro. E’ il dato che emerge dal quinto rapporto sulle attività delle agromafie presentato da Eurispes, dalla Coldiretti e dall’Osservatorio sulla criminalità in agricoltura

 

Centodieci chili di cocaina, tre arresti

Operazione della Guardia di Finanza. Fermato un uomo domiciliato a Frosinone. Sequestrato nel porto di Salerno un ingente quantitativo di droga nascosto sotto un carico di banane a bordo di una motonave.

 

Furto in chiesa Rubati crocifisso candelabro e offerte

Sora. Furto sacrilego a S.Antonio. Forzato il cancello, rubati oggetti di scarso valore. Sdegno e indignazione

 

Il Frosinone prepara la sfida con il Vicenza

Doppia seduta di allenamento per i Giallazzurri. Mokulu ancora ai box. Anticipi e posticipi, tutto confermato. Si gioca anche a Pasquetta alle ore 15 con il Novara che arriva al Matusa

 

 

Messaggero K2

IL MESSAGGERO
(direttore Luciano D’Arpino)

Bruciata l’oasi di Fibreno

Distrutti dalle fiamme cinquanta ettari di canneto del lago, in fumo anche la passerella e le casette per osservare gli uccelli. Si segue la pista dolosa. Altro incendio a Sant’Elia

 

Strada per i tifosi ospiti, si accelera. C’è un nuovo piano

Sopralluogo congiunto dei vertici di prefettura e questura nell’area del futuro impianto. Il progetto venerdì in Regione

 

Coca nella pizza, nessuno può analizzarla e resta tre mesi in un frigorifero

Nel processo al panettiere di Alatri emerge un clamoroso ritardo nell’inchiesta. L’imputato: «Volevano incastrarmi»

 

Marino striglia, poi Krajnc dà la carica

Mister Marino nel chiuso dello spogliatoio ha spronato i giocatori ad affrontare le prossime partite con la giusta dose di cattiveria agonistica. Krajnc (nella foto con Ciofani) è fiducioso: «Ci rifaremo»

 

 

Latina Oggi K2

LATINA OGGI
(direttore Alessandro Panigutti)

Patenti col trucco, restano dentro
Nettuno. Il funzionario nega tutto mentre l’ex assessore parla di accordo senza passaggio di soldi. Già presentato il ricorso al Riesame. Niente scarcerazione per Mario Pitò e Antonio Pizzi, arrestati dalla Squadra Mobile di Latina e accusati di corruzione

SINTESI
Sarà il Tribunale del Riesame di Roma a decidere sulla scarcerazione di Mario Pitò e Antonio Pizzi, arrestati dalla Squadra Mobile di Latina lo scorso primo marzo, nell’ambito dell’inchiesta sul rilascio delle patenti durante l’esame avvenuto a Nettuno il 18 luglio 2015. Il gip di Velletri, infatti, ha rigettato le istanze degli avvocati dell’ex assessore nettunese – assistente capo della polizia in forza alla Questura di Latina – e del funzionario della motorizzazione civile di Roma. Spicca, fra le altre, l’accusa di corruzione in concorso per atti contrari ai doveri d’ufficio. Durante l’interrogatorio di garanzia, Pitò aveva parzialmente ammesso gli addebiti, parlando di un accordo senza passaggio di soldi; Pizzi, invece, aveva negato tutto.

 

Senza regole e intoccabili

Aprilia. La raccolta differenziata è estesa a tutta la città, ma in via Inghilterra alcune famiglie lasciano sacchi colmi di rifiuti misti in strada e il Comune non sembra in grado di intervenire

 

Abusi vista mare, sentenza che fa scuola

Terracina La Suprema Corte chiarisce che l’entrata in vigore del Piano casa non riduce i vincoli edilizi sulla costa. La Cassazione accoglie il ricorso del pm Miliano e annulla il dissequestro di una lottizzazione sul litorale

 

 

Il Tempo K2

IL TEMPO
(direttore Gianmarco Chiocci)

Vietato ammalarsi nel Lazio. Ecco le liste d’attesa choc
Il dossier Oltre 260mila pazienti aspettano anche mesi per una visita Oculistica (85 giorni) cardiologia (62) neurologia (72) oncologia (32)

 

Parla Buzzi: «Così pagavo il Partito Democratico»
Mafia Capitale L’imputato e i candidati alle europee, comunali e regionali

 

 

il-giornale

IL GIORNALE
(direttore Alessandro Sallusti)

Primo no all’Islam
Per l’Europa è legittimo vietare il velo sul posto di lavoro. Olanda al voto, Wilders studia da Trum

 

«Riarrestate Sallusti»
Ma un giudice e il pm sbagliano persona

no dei giudici che nel 2012 condannò al carcere Alessandro Sallusti fece poi causa al direttore per «omesso controllo» su un articolo che lo riguardava pubblicato nei giorni seguenti all’arresto. Ieri il processo, incardinato al tribunale di Cagliari, doveva arrivare a sentenza. La pubblica accusa aveva chiesto per il direttore una condanna a 16 mesi di carcere. In aula Sallusti, con la memoria che qui riproduciamo, ha dimostrato che in quei giorni non era il direttore del «Giornale», in quanto si era dimesso. Il pm, cioè lo Stato, chiedeva quindi il carcere per un manifesto innocente. L’udienza è stata sospesa, non senza imbarazzo, e la sentenza rinviata.

 

 

verita

La Verità
(direttore Maurizio Belpietro)

Lotti, altra inchiesta con fuga di notizie
Il ministro oggi in Senato per la mozione di sfiducia dopo le spifferate sul caso Consip. Lui nega tutto. Però testimoni lo accusano di aver fatto la stessa cosa per una turbativa d’asta a Firenze

 

La Corte di giustizia: le aziende hanno il diritto alle loro regole internE
L’Europa ne fa una giusta: il velo può essere vietato

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