Pd, i “fattori” Cassino e Sora: caos politico e trame segrete

CORRADO TRENTO per CIOCIARIA EDITORIALE OGGI

Il baricentro politico della provincia di Frosinone in questo momento si è spostato lungo l’asse Cassino Sora. Perfino Frosinone appare marginale. Entrambe le città andranno alle urne nella prossima primavera. Manovre in corso e retroscena a volontà. Soprattutto nel Partito Democratico, dove l’eterno duello tra Francesco Scalia e Francesco De Angelis va avanti senza soluzione di continuità.

Che il consigliere regionale Marino Fardelli intenda candidarsi a sindaco è chiaro. Lo farà a capo di una coalizione civica che guarda al centrosinistra. Dovrebbe essere altrettanto chiaro che fa parte dell’area dei Democrat del senatore Francesco Scalia. Ma il condizionale è d’obbligo perché in questi giorni intensi sono stati i colloqui pure con De Angelis. Quindi dire che il Pd alle elezioni della Città Martire andrà avanti in modo compatto è perlomeno un azzardo. Non fosse altro perché, nelle stesse ore nelle quali Fardelli svolgeva la sua manifestazione, alla quale ha partecipato il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, a pochi metri di distanza si svolgeva un’altra riunione. Alla presenza di Gianni Pittella, presidente del gruppo degli europarlamentari del Pd. A quell’incontro c’era, fra gli altri, Francesco De Angelis, presidente del Consorzio Asi.

Come dire un po’ di qua un po’ di là. E vale per tutti. Forse è proprio per questo motivo che il Governatore Zingaretti ha sentito il bisogno di spazzare immediatamente il campo da possibili equivoci. Sottolineando sostanzialmente di non voler essere tirato per la giacca. Smentendo quindi clamorosamente quanti avevano ipotizzato che Zingaretti avrebbe detto la sua riguardo alle elezioni comunali di primavera. Appuntamento cruciale: venticinque Comuni alle urne, tra i quali Cassino, Sora, Alatri e Monte San Giovanni Campano.

A Cassino poi c’è il sindaco Giuseppe Golini Petrarcone, che nel Pd fa riferimento direttamente all’area di Renzi. Per quanto riguarda la manifestazione di Marino Fardelli, non è passata inosservata un’assenza, quella di Anna Teresa Formisano, ex parlamentare e già assessore e consigliere regionale dell’Udc. La Formisano ha sostenuto Fardelli alle elezioni regionali e nei mesi scorsi si era parlato del pressing del Pd nei suoi confronti per convincerla ad aderire. Non è successo e qualcosa deve essere avvenuto, specialmente dopo l’esito delle elezioni al Cosilam. Il fatto è che la Formisano non ha partecipato al convegno di Marino Fardelli.

A Sora invece la situazione potrebbe essere diversa, con il Pd a sostenere in modo compatto il sindaco uscente Ernesto Tersigni, del Nuovo Centrodestra. Il tutto nel solco dell’accordo nazionale ma pure provinciale. Dunque, nel Pd la situazione è complicata e distante anni luce da un’intesa tra i due leader. Però va pure sottolineato che ci sono anche altri esponenti che reciteranno un proprio ruolo non secondario. Il presidente della Provincia Antonio Pompeo, per esempio, ha già dimostrato di saper differenziarsi da Scalia se non è convinto. Come ha fatto alla Provincia sul ruolo di Forza Italia all’interno della maggioranza.

Poi c’è il consigliere regionale Mauro Buschini, punta di diamante dell’area di Francesco De Angelis. Sulla vicenda della presidenza dell’Asi Buschini è stato quello che ha imposto la linea dura nei confronti della componente di Scalia. Tra le altre cose in molti sono pronti a scommettere che per le elezioni regionali la sfida interna tra Mauro Buschini e Antonio Pompeo infiammerà l’ennesimo derby all’interno del Partito Democratico.

C’è attesa per le decisioni di Daniela Bianchi, consigliere regionale: sta riflettendo sul da farsi, se rimanere o meno nei Democrat.

Mentre a Cassino e Sora le grandi manovre impazzano, a livello provinciale il punto interrogativo rimane il congresso. Il segretario Simone Costanzo vorrebbe celebrarlo subito, nella convinzione di poter arrivare al 70% dei consensi. In ogni caso, stante l’attuale lacerazione, non si vede quale altra soluzione potrebbe dare al partito una linea strategica in vista delle elezioni comunali. Per quanto riguarda le candidature ma pure le alleanze. Domenico Alfieri, sindaco di Paliano e consigliere provinciale, ha scritto sul profilo facebook che non sarà lui il candidato alla segreteria provinciale. Ma nell’area di Scalia è proprio a lui che si continua a pensare.

Tattica, strategia e scaramanzia: nel “partitone” del Pd non manca nulla.