Pilozzi: niente lezioni dai grillini

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CORRADO TRENTO per CIOCIARIA EDITORIALE OGGI
Prima le elezioni comunali, subito dopo il referendum. Due appuntamenti cruciali, anche in provincia di Frosinone. Il deputato Nazzareno Pilozzi (Pd) dice: «Siamo in una fase decisiva». Lo abbiamo intervistato.

Allora Pilozzi, malgrado il congresso unitario il Pd è spaccato nelle città più grandi. Come mai?
«Ad Alatri e Sora tutti sosteniamo i sindaci uscenti Giuseppe Morini ed Ernesto Tersigni. A Cassino c’è obiettivamente una divisione, ma la visita del sottosegretario alla presidenza del consiglio Luca Lotti il prossimo 30 maggio testimonia che il candidato sindaco del centrosinistra è Giuseppe Golini Petrarcone. Diciamo che abbiamo una grande possibilità di confermare tre sindaci uscenti».

Il deputato Luca Frusone, del M5S, ha detto che il Pd ha fallito dappertutto, anche in provincia di Frosinone.
«Quelli dei Cinque Stelle sono convinti di poter dare sempre lezioni agli altri. Il Pd sta portando l’Italia fuori dalla crisi con un forte impegno pure sui territori. Non scordiamoci le condizioni nelle quali abbiamo trovato il Paese. Dei Cinque Stelle cosa devo dire? Mi auguro che i loro candidati facciano parte del Movimento almeno fino alle elezioni. Se non li espellono prima. Consiglierei loro maggiore umiltà. Siamo passati dal centralismo democratico del vecchio Pci al centralismo monocratico del Movimento Cinque Stelle».

Il voto di Roma può cambiare la politica nazionale?
«A Roma la situazione è complicata. Roberto Giachetti può giocare una partita decisiva e lui rappresenta un’opportunità per la città».

A suo giudizio è auspicabile un confronto tra l’Acea e l’Ato 5 sull’acqua?
«Ho la massima fiducia nel presidente Antonio Pompeo e registro che i “duri e puri” contro Acea sono quelli che alla fine hanno favorito le strategie del gestore del servizio idrico. Detto questo, un problema di rapporti con Acea esiste: dal servizio ai costi. Per quello che mi riguarda bisognerebbe che ci fosse una sola bolletta a livello nazionale sull’acqua, con gli stessi parametri».

Finite le comunali ci sarà il referendum autunnale.
«Quella sarà la “partita delle partite”. Il Pd dovrà essere unito per sostenere le riforme epocali che abbiamo fatto in questi anni. Poi ci sarà il congresso, un altro appuntamento fondamentale e storico. Mai prima in Italia si erano affrontate tematiche del genere. Per decenni non si è fatto altro che ripetere che i parlamentari andavano diminuiti e che occorreva superare il bicameralismo perfetto. Noi lo abbiamo fatto, dimostrando anche di saper “tagliare”… noi stessi. Penso che questo sarà un argomento formidabile, peraltro di pura verità».

Senta Pilozzi, lei sarà ricandidato alla Camera la prossima volta?
«Matteo Renzi e il gruppo dirigente del Pd terranno conto dell’impegno e del lavoro di chi in questi anni ha dato il suo conttributo per cambiare il Paese. Se il mio operato verrà giudicato positivamente, allora sarò disponibile».

Tra un anno si vota a Frosinone, il Comune capoluogo. Secondo lei chi sarebbe il candidato sindaco migliore del centrosinistra?
«Credo che a Frosinone la strada migliore per scegliere il candidato sindaco sia quella delle primarie».

 

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