Primarie, ora è caos in casa Pd

ALBERTO SIMONE per CIOCIARIA EDITORIALE OGGI

Da «assolutamente sì», a «vedremo cosa fare». La Festa dell’Unità costringe il circolo del Pd a rivedere la sua linea intransigente sulle primarie tant’è che il segretario Stefano Mosillo annuncia che nei prossimi giorni (verosimilmente giovedì 1 oppure mercoledì 7 ottobre) riunirà un direttivo per discutere come scegliere il candidato in vista delle elezioni politiche della prossima primavera. Il monito di Zingaretti è stato esplicito: «Le candidature non si impongono da Roma, si decide sul territorio, ma non per forza con le primarie». Ancor più netto l’intervento di Francesco De Angelis il giorno successivo: «Le primarie hanno dimostrato che non sempre sono uno strumento efficace e vincente. A Cassino c’è un sindaco uscente con un’amministrazione di centrosinistra, è chiaro dunque che Petrarcone è il punto di partenza».

Ma in campo c’è anche la candidatura di Marino Fardelli, che sempre dal palco della Festa dell’unità ha sottolineato di «aver raccolto l’invito degli amici del Pd a fare le primarie», senza considerare che il circolo stesso vorrebbe esprimere un suo candidato: probabilmente Alessandro D’Ambrosio o Sarah Grieco.

Un bel rompicapo di non facile soluzione per Mosillo che comunque non intende abbandonare del tutto l’idea di svolgere le consultazioni. «Viste le tante candidature, ora che anche Fardelli ha palesato la volontà di scendere in campo, le primarie sarebbero lo strumento ideale, ovviamente fatte con regole certe e ben precise. Adesso come Pd ragioneremo bene sul che fare. Spero che la minoranza del circolo faccia proprio l’appello lanciato dal Governatore a stare uniti e a non dividerci e partecipi al direttivo che si svolgerà nella prima decade di ottobre per discutere appunto delle prossime elezioni e della scelta del candidato a sindaco all’indomani delle novità giunte alla Festa dell’Unità con De Angelis e Zingaretti».

Il Governatore, sussurrano i ben informati, al termine del comizio in piazza Diamare si è intrattenuto con Petrarcone e i suoi petroniani, in primis l’assessore Salera, e lo ha incoraggiato ad andare avanti. Con loro anche Buschini e De Angelis. Non è dunque un caso che il giorno dopo il presidente dell’Asi ha precisato che a Cassino si parte da Petrarcone. Marino Fardelli sembra invece avere invece il pieno sostegno di Scalia.