Provincia a costo zero? Col cavolo. Ecco quanto ci costano

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CESIDIO VANO per LA PROVINCIA QUOTIDIANO
Quasi 50 mila euro, per l’esattezza 48.341,70. Tanto sono costati alla Provincia di Frosinone i rimborsi spesa richiesti dai consiglieri provinciali a copertura dei chilometri percorsi e dei costi sostenuti per l’esercizio delle loro funzioni nell’anno 2015. In media, l’ente ha rimborsato circa 4.000 euro al mese, in totale, al presidente della Provincia e a 10 consiglieri su i 12 componenti l’assise, mentre i due rimanenti non hanno presentato alcuna richiesta di pagamento.

A non aver depositato ricevute per i rimborsi sono stati i consiglieri Antonio Cinelli e Danilo Magliocchetti. Gli altri, invece, hanno dovuto sostenere spese per svolgere il loro mandato che vanno dai 1.500 ai 9.000 euro, per un totale annuo versato a tutti i richiedenti pari, come detto a 48.341,70 euro.

La tabella, con le cifre esatte e quanto è stato pagato ad ogni componente del consiglio provinciale:
Antonio Pompeo………….. 1.254,95 €
Domenico Alfieri………… 5.192,00 €
Andrea Amata……………. 9.322,60 €
Gianni Bernardini ………..2.457,00 €
Germano Caperna ………….1.566,00 €
Antonio Cinelli ……………. 0,00 €
Alessandro D’Ambrosio ………855,60 €
Vittorio Di Carlo ………..5.296,20 €
Danilo Magliocchetti …………0,00 €
Massimiliano Mignanelli …..6.753,30 €
Gianluca Quadrini ………..9.920,24 €
Massimiliano Quadrini……..2.350,00 €
Andrea Velardocchia ………3.382,91 €

Al presidente Antonio Pompeo sono stati rimborsati 1.254 euro in tutto il 2015, mentre i rimborsi più cospicui sono stati quelli richiesti dai consiglieri Andrea Amata, che è anche vicepresidente dell’ente, per 9.322,60 euro e Gianluca Quadrini, per 9.920,24 euro.

Si piazzano bene, in questa ipotetica classifica, anche i consiglieri Massimiliano Mignanelli (6.753,30 euro), Domenico Alfieri (5.192,00 euro) e Vittorio Di Carlo (5.286,20 euro).

I dati sono quelli pubblicati – come prevede la normativa in materia – sul sito internet della Provincia di Frosinone. Il dato viene fornito per ogni consigliere diviso per mesi ma non per tipologia di rimborso. Non è dato sapere, quindi, se le somme richieste ed erogate siano relative a spese ammissibili affrontate durante lo svolgimento dell’attività amministrativa quali esponenti della Provincia e poi richieste all’ente, o siano relative al rimborso chilometrico per i viaggi fatti per recarsi dal comune di residenza fino alla sede dell’ente o per partecipare ad iniziative in rappresentanza della Provincia o quante siano le somme per la prima voce e quante per la seconda.

Di certo, alcuni consiglieri sono stati molto più attivi di altri, almeno a giudicare dai chilometri macinati durante tutto l’anno scorso. Il rimborso è risconosciuto in maniera forfettaria per le trasferte effettuate con il proprio mezzo in ragione di un quinto del costo di un litro di benzina per chilometro percorso. Quindi, i consiglieri che arrivano da Comuni più lontani, accumuleranno rimborsi più consistenti.

Va poi detto che non tutti i consiglieri hanno presentato con scadenze regolari la documentazione o le dichiarazioni per avere l’erogazione delle somme. Alcuni hanno cumulato più mesi poi liquidati con un unico provvedimento, altri hanno depositato con puntualità mensile la richiesta di rimborso.

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