Requiem per il centrosinistra, Schietroma: «Non esiste più»

CORRADO TRENTO per CIOCIARIA EDITORIALE OGGI
«Nella nostra provincia il centrosinistra, purtroppo, non c’è più». Gianfranco Schietroma non è uno qualunque: attuale coordinatore della segreteria nazionale del Psi, è stato tra i fondatori dell’Ulivo, oltre che parlamentare e sottosegretario. Non usa mezzi termini per dire che la coalizione che per decenni ha governato Provincia e Comuni appartiene al passato. Fa riferimenti precisi Schietroma: la Provincia, Ceccano, ma pure Sora e Frosinone. E considerando decenni di alleanza tra i Democrat e i Socialisti, l’analisi non è certamente di poco conto. Anche perché Schietroma paventa la possibilità di dare vita ad una diversa coalizione riformista. Sempre nell’area di centrosinistra. Lo abbiamo intervistato.
Allora Schietroma: alle elezioni politiche 2013 ed alle europee 2014 il Psi ha partecipato a liste unitarie con il Pd. Proviamo a sbilanciarci: entrerete nel partito di Renzi?
«Lo escludo. Con il Partito Democratico possiamo fare accordi elettorali, ma il Partito Socialista Italiano manterrà la sua autonomia, anche perché, per una democrazia migliore, crediamo più opportuno un centrosinistra plurale, a più voci».
A proposito di coalizione di centrosinistra: in provincia di Frosinone esiste ancora?
«Nella nostra provincia il centrosinistra, purtroppo, non c’è più. Basta guardare l’Amministrazione provinciale per rendersene conto: un presidente del Pd governa sostenuto da una parte del Pd e da Forza Italia e Nuovo Centrodestra. Per di più leggo sulla stampa che a Sora tutto il Pd potrebbe appoggiare, alle prossime elezioni, il sindaco di centrodestra Tersigni. Se così sarà, ne prenderemo atto e faremo le nostre valutazioni. Ma una cosa è certa: a Cassino, ad Alatri e a Sora, il prossimo anno, il Partito Socialista Italiano presenterà liste forti e competitive. Se i Democrat vorranno dar vita a coalizioni con noi, ne saremo lieti. Altrimenti potremmo contribuire a formare nuove coalizioni riformiste, non escludendo la possibilità di nostri candidati a sindaco. Questo discorso vale ovviamente anche per il Comune capoluogo, quando si voterà».
Dopo l’esperienza negativa di Ceccano, crede ancora nelle primarie?
«Le primarie rimangono un interessante strumento di partecipazione democratica. Si deciderà caso per caso, Comune per Comune, anche se non posso negare che l’esperienza di Ceccano è stata decisamente sconfortante».
Senta Schietroma, quale è il pensiero dei Socialisti sulla proposta di legge costituzionale, presentata dai parlamentari Morassut e Ranucci, per la modifica degli ambiti territoriali delle varie Regioni?
«Mi riconosco pienamente nel documento approvato il 9 luglio scorso dal direttivo provinciale del Partito, che ha ritenuto tale proposta assolutamente inconferente con la storia, la tradizione e la vocazione economica ed istituzionale della provincia di Frosinone. È opportuno che tutte le forze politiche operanti nelle istituzioni, insieme con quelle economiche, produttive, sociali e sindacali, si costituiscano in un Comitato di attenzione, sostegno ed azione per favorire un nuovo assetto dei territori della Regione Lazio, nel quale la provincia di Frosinone possa esprimere al meglio tutte le potenzialità per una propria crescita economica ed occupazionale che sia adeguata alle sfide della modernità ed alle emergenze sociali».
Il Partito Socialista Italiano è stato molto attivo a difesa della sanità provinciale. È ottimista sul futuro di questo settore?
«Per la verità, dopo tanti segnali negativi, lunedì scorso c’è stata almeno un’inversione di tendenza: il braccio destro del presidente Nicola Zingaretti in materia di sanità, l’onorevole Alessio D’Amato, ha significativamente assicurato, nel corso dell’incontro con la nostra delegazione, che l’Azienda Sanitaria Locale di Frosinone non verrà accorpata ad altra Asl. Ora siamo arrivati davvero ad un momento cruciale. Potremo parlare, però, di una svolta effettivamente positiva soltanto se nell’emanando provvedimento regionale di attuazione del Decreto n.70/2015 del Ministero della Salute verrà inserita la previsione di un Dea di II livello a Frosinone, anche perché una struttura sanitaria d’eccellenza è assolutamente indispensabile nella nostra provincia».
Il centrosinistra sembra essere abbastanza assente sul tema della sicurezza delle famiglie. Quale è la posizione del Psi?
«Il Partito Socialista Italiano ha presentato in Parlamento una proposta di legge per estendere a chi commette furti in abitazione, scippi, rapine ed estorsioni le misure di prevenzione più dure, cioè quelle che vengono inflitte ai mafiosi ed ai camorristi. Il cittadino straniero che voglia sottrarsi a queste misure può farlo tornando definitivamente nel proprio paese d’origine».
Un tema cruciale, anzi il più importante di tutti, è quello del lavoro che non c’è. I Socialisti cosa propongono al riguardo per cercare di uscire da questo tunnel?
«Le lodevoli attività di vari settori industriali, come ad esempio i poli aeronautico, farmaceutico ed automobilistico, non sono più sufficienti a garantire la piena occupazione. Occorre organizzare un nuovo modello di sviluppo, che sia complementare all’esistente, basato sulla valorizzazione delle attività culturali e turistiche e sul risanamento ambientale. Mi aspetto che il Governo prenda una forte iniziativa in tal senso».