Silenzio, parla Scalia: colpi di maglio con i Socialisti

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CORRADO TRENTO per CIOCIARIA EDITORIALE OGGI

L’ora della verità si avvicina: il ballottaggio a Cassino, Alatri e Sora si terrà domenica prossima. Determinazione e nervosismo crescono in tutti gli schieramenti. Ma intanto nel centrosinistra le tensioni tra il Partito Democratico e i Socialisti non si placano.

Il senatore dei Democrat Francesco Scalia dice: «Se può pesare il vento nazionale sui ballottaggi in provincia di Frosinone? Questo è difficile da dire, però parliamo di Cassino, Alatri e Sora, città importanti, nelle quali il voto di opinione naturalmente c’è. Allo stesso tempo, però, dobbiamo tenere in considerazione il fatto che si tratta di tre Amministrazioni uscenti, guidate da sindaci che hanno fatto bene. A Cassino Giuseppe Golini Petrarcone ha evitato il fallimento del Comune riuscendo ad ottenere il via libera su un importante Piano di rientro. Ad Alatri il centrosinistra del sindaco Giuseppe Morini ha governato benissimo, mentre a Sora sosteniamo un sindaco, Ernesto Tersigni, espressione di un importante alleato. C’è cioè anche un ragionamento di coalizione, oltre che di buon governo. È per questo motivo che mi aspetto che tutta la coalizione sostenga i sindaci di riferimento».

Dalle parole di Scalia si capisce quantosia importante la postapolitica in palio. Continua il senatore dei Democrat: «Le critiche dei Socialisti? Intanto a Sora i Socialisti appoggiano un candidato sindaco sostenuto da Forza Italia e da altri esponenti di centrodestra. Che devo dire? Non è la prima volta che si registrano delle divisioni, non è la prima volta che il Psi assume delle posizioni autonome e diverse rispetto a quelle del nostro partito. Al Comune di Frosinone è bene ricordare quello che è successo quattro anni fa: dopo aver avuto un ruolo di primo piano nella giunta guidata dall’allora sindaco Michele Marini, alla fine i Socialisti assunsero una posizione differente, sostenendo un candidato sindaco diverso da Michele Marini. Uno strappo che costò carissimo al centrosinistra, che infatti fu sconfitto alle elezioni. Ecco, credo che il Psi dovrebbe concentrare la sua analisi su quanto successo a Frosinone e su quanto sta accadendo a Sora, sulle scelte che ha assunto. Evitando magari di avventurarsi in giudizi sulla situazione interna del Pd. Perché il nostro partito alla fine una sintesi la trova sempre, nonostante la dialettica interna, che semmai è una risorsa».

Poi Scalia nota: «A Cassino il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti ha detto chiaramente che il candidato del Pd è Giuseppe Golini Petrarcone. Mi aspetto che tutto il Pd e l’intera coalizione lo votino. Anche quelli che hanno effettuato scelte diverse al primo turno. Dall’altra parte c’è la destra rappresentata da Mario Abbruzzese. Dobbiamo assolutamente vincere».

Ma Danilo Iafrate, segretario provinciale del Psi, rileva: «Circa un anno fa, il nostro leader Gian Franco Schietroma, in un’intervista rilasciata proprio a “Ciociaria Oggi”, fece, inascoltato, un appello all’unità del centrosinistra, poichè, tra l’altro, già si parlava di un sostegno del Pd a favore del sindaco di centrodestra a Sora (nel 2011 Tersigni fu eletto con il sostegno della coalizione di centrodestra). Ma il Pd andò avanti imperterrito nel sostenere Tersigni; ed allora il nostro Roberto De Donatis, candidato alle ultime regionali nella lista “Psi per Zingaretti”, si è visto costretto a formare una coalizione con tutti gli oppositori a Tersigni. Credo che, in proposito, si possa parlare di “legittima difesa”. Quanto al resto, non mi sembra che i socialisti abbiano la consuetudine di andare per proprio conto. Anzi, a Cassino e ad Alatri il Psi sostiene i candidati sindaci del centrosinistra, Petrarcone e Morini. Ed in passato i socialisti hanno contribuito, in modo determinante, alle vittorie di Loreto Gentile e di Francesco Scalia (due volte) alla Provincia e di Domenico Marzi (due volte) e di Michele Marini al Comune capoluogo. Quanto alle ultime elezioni di Frosinone, concorrendo entrambi i due precedenti sindaci di centrosinistra (Marzi e Marini), abbiamo scelto al primo turno Marzi e abbiamo sostenuto al ballottaggio Michele Marini, sul quale, peraltro, il Pd non si mostrò convinto tanto che, fino a poche ore dalla presenta-zione delle liste, alcuni autorevoli esponentidel Pd cimanifestarono le loro perplessità».

 

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