Una santa alleanza contro Abbruzzese, mentre Mario…

Una santa alleanza contro Mario Abbruzzese. Il vero obiettivo del tavolo convocato lunedì sera a Cassino da Gabriele Picano era questo: costruire un solido cartello di Centrodestra da schierare alle prossime elezioni comunali di Cassino. Con il leader di Forza Italia come bersaglio principale, prima ancora del sindaco uscente Giuseppe Golini Petrarcone.

La scelta del giorno in cui tenere la riunione non era casuale. La sedizione di Picano ha iniziato a prendere forma proprio nello stesso momento in cui a Frosinone si riuniva il Coordinamento Provinciale del suo Partito. Ma la sua sedia rimaneva vuota, così come quelle degli assenti non giustificati Iannarilli, Ferraguti, Ottaviani, Quadrini e Di Carlo.

Gabriele Picano si accomodava invece in quella che spera di trasformare in una tavola rotonda zeppa di cavalieri pronti a galoppare a suon di preferenze alle prossime comunali cassinati. Contro il sindaco uscente, contro ogni centrosinistra, ma soprattutto contro Mario Abbruzzese.

Sotto quale bandiera? Di certo ‘non quella di Forza Italia, nella nostra coalizione quel simbolo non deve esserci‘ ha tuonato Picano jr. agli altri aspiranti cavalieri: i consiglieri comunali d’opposizione (in ordine rigorosamente alfabetico) Giuseppe Di Mascio (fino a poco tempo fa indicato tra i due possibili candidati sindaco da Mario Abbruzzese, l’altro è il presidente dei Commercialisti Peppino Tedesco), Franco Evangelista (capogruppo di Forza Italia) Robertino Marsella, Massimiliano Mignanelli, Carmelo Geremia Palombo.

Ma le cose non sono andate come Gabriele Picano si aspettava. Franco Evangelista non ha concesso alla sedia nemmeno il tempo di scaldarsi: appena ha capito che si trattava di un progetto senza il simbolo di Forza Italia e soprattutto contro Mario Abbruzzese, si è alzato ed ha salutato.

A piantare i paletti alla discussione è stato l’ex presidente del Consiglio Comunale Massimiliano Mignanelli: “Né Gabriè, che cce ne fotte a nnua del simbolo di Forza Italia? E’ una questione interna vostra. Noi siamo qui per vedere se si riesce a mettere su una coalizione unita per le prossime comunali“.

Nel frattempo, alla tavola rotonda si scoprono tanti retroscena. Ad esempio, che Mario Abbruzzese nei giorni scorsi ha cercato di riunificare Forza Italia a Cassino. E per questo ha avuto una serie di incontri con le varie anime del Partito. ‘Pretendeva di decidere il sindaco in due ore, aveva fretta di chiudere’ ha detto uno dei convitati. La spiegazione è che ‘Tajani sta per diventare coordinatore nazionale del Partito, Berlusconi vuole che si presentino le liste di Forza Italia in ogni Comune, anche quelli con meno di 15mila abitanti, è per questo che ha fretta di chiudere‘. L’obiettivo di Mario Abbruzzese, secondo il tavolo è chiaro: Cassino sarebbe un obiettivo secondario, il principale sarebbe prendere tre o quattro punti percentuali in più del Partito nazionale e dimostrare di essere capace a riunificare, a quel punto nessuno potrebbe togliergli la candidatura alla Camera. Nicola Ottaviani lo avrebbe capito e per questo l’altra sera era assente anche lui alla riunione del Coordinamento Provinciale. Ad Antonello Iannarilli la cosa andrebbe di lusso perché si riaprirebbe la porta della Regione come primo dei non eletti per sostituire il deputato Abbruzzese.

Tra un taglia e cuci, una pregiudiziale ideologica ed una amministrativa, soprattutto tra tantissimi distinguo con i quali ognuno s’è lasciato libera una via d’uscita, il dibattito ha prodotto il documento unitario pubblicato ieri su tutti i giornali. Ma manca di un elemento fondamentale, senza il quale quel documento resta un rispettabilissimo pezzo di carta: chi è il candidato sindaco?

Ognuno dei cavalieri pensa che sarà lui. Quando scoprirà che ognuno degli altri pensa lo stesso si capirà quale futuro avrà la coalizione.