Caligiore: «Ottaviani e Costanzo, che fate: copiate?»

di ROBERTO CALIGIORE
Sindaco di Ceccano

“Il 15 dicembre si è svolta a Ceccano la riunione, convocata dallo scrivente, tesa ad avviare un’azione di consultazione con i Sindaci dei comuni appartenenti all’Ambito Territoriale al fine di concordare un’azione comune per giungere alla risoluzione del contratto con ACEA ATO5 spa.
All’incontro hanno partecipato anche molti rappresentanti di Associazioni e di Comitati a tutela dei consumatori.
Alla riunione hanno partecipato 20 Comuni, fra Sindaci e delegati, che hanno concordato l’adozione di una deliberazione consiliare di risoluzione del contratto di gestione con ACEA ATO5 spa, per inadempienza del Gestore, da assumersi possibilmente in data venerdì 15 Gennaio 2016.

Dovendo avere le deliberazioni contenuto analogo, è stato predisposto uno schema di deliberazione, che potrà essere integrato da ciascun comune con indicazione degli inadempimenti e dei disservizi rilevati nel territorio di propria competenza.

La deliberazione proposta nel corso dell’Assemblea del 15 dicembre prevede nel punto 1 del deliberato espressamente “di demandare al Sindaco, nel rispetto della procedura prevista dall’art. 34 della convenzione per la gestione del servizio idrico rubricato “risoluzione”, di esprimere nella Conferenza dei Sindaci il voto per la risoluzione della convenzione per la gestione del servizio idrico” stipulata in data 27.06.2003 tra il Presidente dell’Amministrazione Provinciale e la Società ACEA ATO5 s.p.a. per inadempimento del soggetto gestore.
L’art. 34 della convenzione prevede, testualmente, “qualora il ripetersi o la gravità di inadempienze, nonché il ripetuto mancato rispetto delle intimazioni ad adempiere di cui al precedente articolo 30, pregiudichino o rischino di pregiudicare la continuità, la qualità dei servizi affidati o il raggiungimento degli obiettivi posti dal Piano, l’ATO, previa specifica diffida ai sensi e per gli effetti di cui all’art. 1454 del c.c., a rimuovere le cause e a produrre giustificazioni in un tempo congruo e compatibile alle esigenze di servizio, ove non ritenesse accettabili le giustificazioni prodotte dal gestore, o in mancanza di queste, alla scadenza del termine assegnato, dichiara la risoluzione della presente convenzione, in danno del gestore”.

Appare pertanto evidente che le deliberazioni che i Consigli comunali si stanno accingendo ad approvare sono perfettamente rispettose delle procedure previste dal contratto, così come ricostruite da Ottaviani. Infatti, partono da un dato inequivocabile costituito da una relazione della Segreteria Tecnica Operativa dell’ATO 5, che con relazione prot. n. 798 del 29/11/2013 ha attestato l’esistenza, soltanto per il triennio 2010-2012, di n. 799 inadempienze contrattuali del gestore e di ben 409 intimazioni ad adempiere rimaste inevase. Proseguono esprimendo una volontà inequivocabile di procedere, nell’interesse dei cittadini alla risoluzione del contratto con ACEA, demandando al Sindaco di farlo nel rispetto della procedura prevista dall’art. 34 della convenzione (ossia previa specifica diffida da parte dell’ATO).

Quindi, visto che il modus operandi che Ottaviani oggi propone, altro non è che quello che noi abbiamo concordato nella prima e significativa riunione del 15 dicembre 2015, voglio rassicurare i Sindaci che hanno già deliberato e quelli che delibereranno a breve, che è stata intrapresa la strada giusta e che il carro è finalmente partito a prescindere di chi ci sale prima o dopo.

A noi fa molto piacere perché vuol dire che la riunione del 15 dicembre è stata più invasiva e dirompente di quello che prevedevamo! Finalmente i Sindaci seguono la chiara richiesta della gente, prendendo coscienza che non si può rinviare. Quindi che ben venga il rinsavimento di Ottaviani e di Forza Italia e di Costanzo ed il Partito Democratico ma, li avviso: che non facciano brutti scherzi nel cercare di salire sul carro per diventare zavorra! Anzi dovranno adoperarsi molto per recuperare tutto l’immobilismo avuto sino ad oggi.

Desidero non essere accostato nè a Costanzo nè a Ottaviani…

Io sono di un livello sicuramente molto inferiore al loro tant’è che il mio profilo è uguale a quello di un comunissimo cittadino… Non come loro che sono sulla cresta dell’onda politica da svariati anni… Io sono Sindaco solo da appena 6 mesi ed in maniera umile sto cercando di portare avanti una battaglia, anzi una guerra, nonostante eletto da pochissimo, con un’eredità pesantissima, e con almeno 4 anni abbondanti davanti, quindi senza l’assillo di prossime elezioni che altri hanno… Forse ho avuto la fortuna di non mettere nessun simbolo di partito e quindi oggi Forza Italia e Partito Democratico mi devono rincorrere? Beh la fortuna forse è dei cittadini che finalmente hanno trovato una persona che prima degli interessi dei partiti, mette i loro…

Fiero di essere né di Forza Italia né del Partito Democratico.”

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