Rotondi: «Troppi egoismi, ecco perché la Ciociaria non riemerge»

di PATRIZIA ROTONDI
Imprenditrice

Fare sistema. Quante volte abbiamo sentito i nostri politici dire che bisogna agire avendo una visione unitaria e condivisa degli obiettivi, per far crescere questo territorio? Tante, troppe. Mettere da parte l’autoreferenzialità non è cosa semplice, soprattutto quando la voglia di emergere a tutti i costi, seppellisce ogni forma di dialogo e confronto.

Ma, ragionare in prospettiva sistemica e secondo una logica di rete, non significa perdere visibilità o mettere da parte le esigenze del territorio che si amministra, vuol dire semplicemente unire le competenze, le professionalità, le esperienze amministrative per una visione collettiva dello sviluppo territoriale.

Quando il cambiamento “a tutti i livelli” ha cominciato a crescere, questa Provincia è stata una delle prime a risentirne, in particolare settori come l’industria e l’edilizia hanno avuto un crollo vertiginoso; questo non è accaduto in quei territori con una forte identità, flessibili ai mutamenti e dove fare rete è un “modus operandi”.

Questa Provincia ha potenzialità enormi: un patrimonio storico, culturale, paesaggistico, enogastronomico da invidia, ha tante eccellenze imprenditoriali eppure, non riesce ad emergere; forse, perché gli individualismi prevalgono sugli obiettivi comuni.