Fardelli, il sondaggio e quelle risposte tanto attese

di DAVIDE PETRUCCI
Amministratore della Cierreci

Gentile direttore,
ho letto con comprensibile interesse l’articolo, pubblicato sul tuo blog, a titolo “Il ‘sondaggio’ di Fardelli finisce sui tavoli di Garante e Prefetto”. La società che lo ha curato è la mia.

Vorrei, a questo punto, fornire ai lettori qualche ulteriore delucidazione su come l’indagine sia stata condotta e su quali siano le prescrizioni di legge in materia.

Innanzitutto tecniche: il sondaggio deve essere condotto solo dopo aver acquistato un database con i contatti delle persone da intervistare. Questo per avere la certezza che i numeri di telefono siano accompagnati dal consenso al trattamento della privacy. Inoltre va indicata la metodologia di indagine: noi abbiamo usato la C.A.T.I., una modalità di rilevazione diretta attraverso interviste telefoniche. L’intervistatore legge le domande all’intervistato e registra le risposte su computer, tramite un software ad hoc.

Per la pubblicazione, invece, funziona così: la società ha obbligo di inviare – in anticipo – all’Agcom una mail certificata con la sintesi del risultato e con l’indicazione delle testate che lo pubblicheranno. Solo dopo che i giornali hanno riportato il sondaggio questo viene inserito per la consultazione anche sul sito, ciò con l’evidente scopo di salvaguardare l’esclusiva delle testate che lo avessero commissionato (non è il nostro caso, ma l’iter è questo). Sul sito dedicato si trovano quasi esclusivamente sondaggi nazionali, pubblicati su organi di stampa di uguale rilievo. Il ritardo sulla pubblicazione di quello “cassinate” mi sembra – in sostanza – comprensibile.

Mi permetterai anche alcune considerazioni sparse. Immagino che molti si siano accaniti contro il nostro sondaggio perché non soddisfatti del risultato. Sulla rete e sui giornali online si è scatenata una battaglia contro le indagini “taroccate”: nessuno ha fatto il nome della Cierreci ma si è parlato genericamente del “sondaggio farlocco fatto dalla società che fa la comunicazione a Fardelli”. Venerdì abbiamo addirittura ricevuto una raccomandata con cui si segnalava il sondaggio all’Agcom e al prefetto.

Sento il dovere di rimarcare la professionalità della mia azienda. Il sondaggio è stato pubblicato dal sito del Governo; lo stesso portale testimonia come la Cierreci sia l’unica azienda della provincia a essere accreditata per svolgere questo tipo di indagini, tra decine di realtà che lavorano per gruppi editoriali nazionali ed internazionali. Sono indignato dalla faciloneria con cui ci sono stati mossi questi appunti.
Chi ha messo in dubbio la nostra preparazione sostiene che abbiamo fatto un sondaggio falso per avvantaggiare il candidato di cui curiamo l’immagine. Ma chi si occupa di comunicazione sa bene a cosa serve un sondaggio: a capire quali azioni vadano fatte, quale direzione prendere. Se qualcuno pensa che siano stati svolti artatamente, per dimostrare tesi già preconfezionate, evidentemente non ne conosce il valore.

Il nostro sondaggio è ora online sul sito del Governo, con data di inserimento 3 marzo. Clicca qui per leggere il sondaggio Lascio ai lettori l’intelligenza di capire quale dei titoli preferire tra i due proposti dal tuo blog, e cioè «Fardelli è davvero in testa anche se ora corre da solo” oppure “Il bluff del sondaggio”».

***
Finalmente qualcuno che fa chiarezza: Cierreci ha commissionato il sondaggio a Cierreci. Che è la stessa Cierreci alla quale Marino Fardelli si è affidato per questa campagna elettorale.

Ora resta da capire da chi Cierreci, per fare il sondaggio commissionato da Cierreci su un cliente di Cierreci, abbia comprato i numeri di telefono. Siamo certi che non li abbia avuti da Cierreci.
Al.Po.

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