Acea, Iannarilli: “Io ve lo avevo detto”

di ANTONELLO IANNARILLI
già Deputato, Assessore Regionale e Presidente della Provincia

Che l’ultima battaglia contro Acea fosse stata impostata nella maniera sbagliata, io lo avevo detto più di un anno fa. Era il mese di marzo del 2014. A differenza di altre persone che oggi non ricordano da che parte stavano, io ho l’abitudine di parlare ‘con le carte a portata di mano’

Più di un anno fa avevo detto che per colpa di 22 sindaci irresponsabili avremmo perso tutte le cause in corso.

Ecco il Comunicato Stampa che inviai ai giornali il 6 marzo 2014.

Buona lettura

COMUNICATO STAMPA
“ACEA IN UN COLPO SOLO GUADAGNA 200 MILIONI DI EURO PIU AUMENTO TARIFFE GRAZIE A 22 SINDACI SU 84″

Visto quanto accaduto, visto lo svolgimento, visti i risultati dell’Assemblea dei Sindaci Ato 5 del 5 marzo, non posso che intervenire di nuovo sull’argomento considerato che, rispettoso del ruolo che la stessa detiene, e dei compiti delicatissimi affidatigli, avevo preferito non intervenire in questi giorni affinché non si desse una connotazione politica a questa battaglia e i Sindaci, lontani dalle logiche che diedero luogo agli incresciosi fatti del 2007, e a seguire, presto palesati, non continuassero a commettere errori, spero inconsapevolmente , favorendo in modo sfrontato il gestore verso cui i cittadini (e gli organi competenti ripristinando il piano d’ambito iniziale), hanno palesemente posto contestazioni sino a raccoglier migliaia di firme mediante i comitati che ringrazio, per l’allontanamento di Acea!

Eppure il 5 marzo ci si ritrova di nuovo ad assistere allo stesso copione del 2007, dove per alzata di mano sotto minacce di richieste di danno, 22 Sindaci hanno sanato anni di pessima gestione ed i suoi risultati. Ma questa volta i Sindaci non potranno dire che non sapevano!

Infatti, alle ” marchiane carenze” in termini conoscitivi di quanto in discussione per disinteresse, e carente rappresentazione della realtà da parte della Segreteria Tecnica Organizzativa, si è contrapposta la mozione del sindaco Alessia Savo a cui tecnicamente nulla si è’ potuto eccepire e che ha denunciato chiaramente le incongruenze dei dati forniti dal gestore su delicatissime situazioni di bilancio, perimetrazione dell’ Ato ecc, nell’assoluta indifferenza di quei Sindaci che, a questo punto, non vogliono sapere o a cui fa comodo questo!

Ma si può ad esempio continuare a far finta di nulla sul fatto che chi dirige la STO, per leggi in vigore da qualche anno con pareri della funzione pubblica e legali acquisiti, possa (solo a Frosinone forse), a 74 anni ancora ricopre il ruolo di dirigente quando e’ obbligo di legge lasciar la poltrona a 67 anni nell’ambito della Pubblica Amministrazione?! A chi fa comodo questa situazione? Di certo non ai Sindaci che pretendono di aver risposte tecniche e supporto da questi dirigenti e ne denunciano l’immobilismo da anni, incarcerando qualsiasi iniziativa contro il gestore!

Non e’ facile in poche righe spiegare quello che è successo pochi giorni fa ma ci proverò.

La nuova proposta tariffaria prevede che il gestore presenti tutti i dati economici per la valutazione da parte della STO e dei sindaci al fine di determinare il moltiplicatore di tariffa, ma leggendo la valutazione dei dati fatta dai nostri tecnici, non c’e’ stata nessuna verifica degli stessi pur avendo queste informazioni nel cassetto da più di un anno. Nessuno, eccetto la Savo, che ringrazio per la determinazione e l’impegno profuso con lo studio degli atti, faticosamente messi a disposizione dalla struttura d’ambito, ha avuto tale interesse ed e’ entrato nel merito tecnicamente al fine di proporre la nuova tariffa o le altre azioni a difesa dei cittadini!

Ma la cosa gravissima e’ che, con l’approvazione di questi atti vanno a decadere tutti i contenziosi giudiziari in essere e anche quelli di natura economica tra Ato 5 e Acea! Quindi il gestore incasserà i 75 milioni di euro non dovuti, di fatto, continuando a non pagare dal 2007 gli oneri concessori che, ad oggi, corrispondono a 48 milioni di euro, giacenti nelle casse di Acea, e non nelle casse dei Comuni che hanno difficoltà perché non vengono rimborsate da anni le rate di mutuo, che tutti conoscono bene, dal momento che ci sono addirittura dei sindaci hanno promosso decreti ingiuntivi.

Il risultato e’ che la Società in questione, cioè Acea, si ritrova fatti gli investimenti a spese dei Comuni, con la compiacenza di quei Sindaci che hanno votato l’ultima proposta.

Quanto acconsentito nell’ultima seduta, e cioè la riduzione ulteriore degli investimenti rispetto ai 340 milioni di euro offerti in gara, di cui a tutt’oggi realizzati solo per 61 milioni di euro, approvando quanto depositato da Acea senza alcuna contestazione o contraddittorio da parte dei Sindaci, della Sto e del Presidente dell’Ato, ha prodotto di fatto una riduzione degli investimenti nei restanti 19 anni di gestione pari a circa 120 milioni di euro!!!!

E perché non denunciare il fatto che tutto ciò ha totalmente stravolto l’esito della milionaria gara che ha visto Acea vincere sugli altri concorrenti per soli pochi punti!

Il danno economico partorito dall’assemblea a discapito della nostra provincia, dovrebbe esser il monito a tutti coloro che ieri hanno gridato alla vittoria… Ma forse devono spiegar meglio chi stavano rappresentando: i cittadini o Acea che ha, escludendo l’ aumento tariffario, guadagnato alle nostre spalle 200 milioni di euro, e soprattutto ci spiegassero perché hanno votato visto che non hanno letto un rigo di tutta la pratica!

Ventidue Sindaci hanno voluto condannarci pur senza sapere il perché della loro scelta, o forse lo sanno bene!

Questo e’ inaccettabile e merita l’impegno mio e di tutti coloro che vorranno non arrendersi nel condurre questa annosa battaglia contro una gestione che dopo dieci anni continua a mantenere nel nostro territorio acquedotti fatiscenti, depuratori inquinanti senza autorizzazioni, pronti solo a far profitto con tariffe che non rappresentano il giusto corrispettivo a quanto offerto, autonutrendosi, parassitandoci, con i rapporti infragruppo che portano decine di milioni di euro fuori dalla Ciociaria alle società intergruppo di Acea!

Altroché data storica per Frosinone quella del 5 marzo! E’ solo l’ ennesima pagina vergognosa che certa politica ha saputo partorire a danno della mia, della nostra terra! E a chi ha brindato per il successo, consiglierei di spiegare come mai sul documento approvato, gli stessi elementi della consulta si sono in parte astenuti, dopo quanto denunciato da Savo. Presto il brindisi potrebbe andargli per traverso..!

La mia azione non termina qui e tra pochi giorni se ne vedranno gli effetti !