«Amazon, ognuno si prenda le sue colpe e rimbocchiamoci le maniche»

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di DANILO MAGLIOCCHETTI
Consigliere Comunale e Provinciale di Frosinone

Pregiatissimo Direttore,
l’interessante e intelligente contraddittorio che ha suscitato sul suo blog la vicenda Amazon, credo sia meritevole di ulteriori approfondimenti, quantomeno dal punto di vista degli effetti ulteriori e delle molteplici chiavi di lettura cui si presta la circostanza.
Mi permetto quindi, con la massima umiltà ed il massimo rispetto per le opinioni altrui, di fornire il mio modesto contributo al dibattito.

Credo che quella che sta “andando in scena”, mi passi il termine, sul suo blog, da qualche giorno, sia la rappresentazione plastica di quello che rappresenta oggi la nostra provincia, vale per Amazon ma può valere per tanti altri casi, più o meno similari: un territorio dilaniato da contrapposizioni infruttuose, anzi assolutamente deleterie.

Stiamo assistendo ad un rimpallo di responsabilità, politica contro imprenditoria e viceversa, circa il mancato insediamento della multinazionale della logistica in Ciociaria, che francamente ho difficoltà a comprendere. Invece di analizzare le cause di una sconfitta, vera o solo potenziale, stiamo perdendo tempo a cercare di individuare ipotetici responsabili. “È colpa tua che non hai investito e quindi rischiato abbastanza! No, è colpa tua che non mi hai creato le infrastrutture!” Così non andiamo da nessuna parte…..e si vede!

Personalmente non mi sottraggo mai alle mie responsabilità, per cui mi assumo subito la mia quota parte di colpa, per non aver contribuito, con sufficiente impegno e determinazione, a far sì che la nostra provincia risulti competitiva rispetto ad altri territori e quindi in grado di attrarre nuovi investitori e nuove aziende.

Ciò detto, credo che le cose sui cui confrontarsi, tra la politica e l’imprenditoria, per quanto mi riguarda entrambi importanti allo stesso modo, siano ben altre. Anche perché si rischia di guardare solo il dito e non quello che il dito sta indicando, la luna!

Confrontiamoci allora su quali sono quelle 3, 4, 5 (non sono in grado di dirlo io) cose da fare,subito, per tentare di rilanciare dal punto di vista socioeconomico, e quindi occupazionale, questa nostra terra, ma facciamolo! Tutti insieme! Senza la solita tentazione di intestarsi delle battaglie personali utili solo ad avere qualche titolo sui giornali (o sul suo blog). Battaglie personali che tanto poi non producono nulla di concreto che fanno solo inc***are la gente, lo sappiamo tutti benissimo e lo abbiamo visto tutti, anche nel recente passato!

Non utilizzerò quindi l’abusato termine “facciamo squadra”, che ha una valenza enorme in altri contesti, ma che evidentemente noi non sappiamo, o vogliamo,proprio coniugare. Dico solo, confrontiamoci, politica e imprenditoria, ma anche istituzioni e parti sociali. Individuiamo i percorsi, normativi finanziari strutturali, per ridare vita a questa terra e quindi speranze ai nostri giovani.

In concreto: siamo tutti convinti che, ad esempio, un nuovo Accordo di programma, questa volta indirizzato specificatamente per le PMI locali, sia una iniziativa utile in grado di creare sostegno alle imprese e quindi sviluppo e occupazione? Allora facciamolo e chiediamo ai rappresentanti delle PMI come strutturare gli interventi e poi diciamo alla Regione Lazio e al Ministero dello Sviluppo Economico che siamo pronti.

Ed ancora, un polo della logistica integrata e della ricerca, per il Lazio meridionale, tra le province di Frosinone e Latina,che sia complementare a quello già esistente di Passo Corese, può essere utile almeno ipotizzarlo? Facciamo allora uno studio preliminare e valutiamone l’opportunità in termini di costi/benefici.

La Provincia, come Ente di Area Vasta, è pronta responsabilmente a fare la propria parte e ad esercitare il proprio ruolo. Qualche altro autorevole interlocutore, politico imprenditore cittadino ricercatore professore progettista ingegnere, ha suggerimenti, idee, proposte da formulare ad esclusivo beneficio di questa terra? Si faccia avanti e lo dica! Confrontiamoci, discutiamo anche animatamente e con passione (magari), facciamo una battaglia ma sulle idee, sulle cose da fare, non su ciò che non è stato fatto.

Tanto sulle colpe pregresse i cittadini, che poi stanno più avanti di tutti, una idea già se la sono fatta.

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