Asl, il Pd trema: Isabelita Mastrobuono “Io me ne frego”

Hanno paura del colpo di coda della professoressa Isabella Mastrobuono, sono terrorizzati dal fatto che quella di Mauro Buschini a Roma possa delinearsi come una vittoria di Pirro.

L’incubo peggiore è quello che avevamo annunciato nei giorni scorsi (leggi qui): ora che sa di dovere andare via, Isabelita Mastrobuono potrà andare fino in fondo nell’applicazione dei suoi progetti e quindi è difficile che possa ammorbidire la sua posizione. Anzi: a Roma chi la conosce bene assicura che adesso affonderà il bisturi con maggiore decisione. Perché ora non deve rendere conto più a nessuno. Perché anche se continuassero a chiederne la testa, lei ormai la testa ce l’ha allo Spallanzani, con la garanzia che nessuno gliela posizionerà su un vassoio d’argento.

A lanciare l’allarme e chiedere da subito un paio di briglie è la senatrice Maria Spilabotte, che nel fare gli auguri alla Mastrobuono per il prestigioso incarico allo Spallanzani, ha detto: “Colgo l’occasione per sottolineare che in questo ultimo scorcio di permanenza a Frosinone, proprio in virtù della provvisorietà del suo ruolo, auspichiamo un termine del mandato limitato all’ordinario, senza iniziative in materie di indirizzo, pianificazione e programmazione, lasciando tale compito, sia per logica che per rispetto istituzionale, al nuovo direttore generale che sta per essere designato”.
La Mastrobuono però, per dirla con un motto del Ventennio, “se ne frega”. Primo segnale: ha ritenuto che all’ospedale di Cassino ci siano troppi straordinari e ha bloccato i pagamenti.

Fino all’ultimo minuto eserciterà in pieno le sue funzioni. Ma quando andrà via?

Nel Pd si augurano fra pochi giorni, ma nei corridoi della Regione la data indicata è dicembre. Come confermato peraltro dall’Ugl. Se fosse così, Isabella Mastrobuono farebbe il bello e cattivo tempo.

Poi c’è un altro aspetto: i direttori sanitario e amministrativo sono uomini di fiducia di “Isabelita” e non possono essere cacciati su due piedi. Il nuovo manager dovrebbe comunque dare una valutazione negativa. Intanto passerebbe altro tempo e la Mastrobuono avrebbe due persone di assoluta fiducia ancora ai vertici della Asl.

Non si limiterà all’ordinaria amministrazione, il Pd lo sa ed è all’angolo. Perché, dopo la “concessione” di Nicola Zingaretti, non può chiedere altro. Nemmeno sui tempi.

Infine, l’accorpamento con Latina si avvicina. Quando si concretizzerà, Isabella Mastrobuono sarà allo Spallanzani. Mentre i politici locali dovranno chiedere il voto sul territorio.

Roba da far venire la…febbre.

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