I terroristi delle fiamme e la rabbia di Barbalbero (di B.Cacciola)

Biagio Cacciola

Politologo e Opinionista

 

di Biagio CACCIOLA
Politologo, Opinionista

 

 

E’ un vero e proprio attacco terroristico. Inutile girare intorno alle parole.

La Ciociaria brucia come mai successo in passato. Da sud a nord, da est a ovest. Migliaia di ettari di flora, centinaia di animali bruciati vivi. Monti come la Monna, per la prima volta, bruciano da giorni col fuoco non ancora sopraffatto.

Un dolore strano prende a vedere luoghi dove migliaia di persone hanno consegnato la loro speranza. Ardono e bruciano senza tregua. Nel famoso libro fantasy ‘Il Signore degli anelli ‘, dello scrittore Tolkien, a un certo punto la foresta, guidata da Barbalbero, uno dei più vecchi alberi, si ribella e travolge il male. Perché di un male diabolico si tratta. Una malvagità partorita da menti perverse e cattive. Faide magari coltivate per anni, si scatenano, approfittando in modo vigliacco del caldo e della siccità. Magari per motivi demenziali per sottrarre terreni o animali a qualche confinante o concorrente’nemico’.

Una barbarie partorita da menti realmente omicide. Perché a parte i rischi di vita che ci sono per l’uomo, la natura è qualcosa di vivente. Come le orde barbariche quando assalivano e distruggevano col fuoco le città da cancellare.

Per questo parliamo di terrorismo senza se e senza ma.

E certo, di fronte a un pericolo di questo tipo, non si è rivelata una buona scelta quella fatta da Renzi d’incorporare la forestale all’Interno dell’Arma dei Carabinieri. In più nonostante la dedizione e il sacrificio della stragrande parte della Protezione Civile e dei Vigili del Fuoco, questo problema è diventato un problema di ordine pubblico da risolvere non in burocratese. Con tutto ciò che significa anche in termini di indagini.

Per esempio non sarebbe male controllare i telefonini agganciati alle celle dei ripetitori in prossimità dei fuochi dolosi. La politica non può continuare a mettere la testa sotto la sabbia.

Il terrorismo piromane deve essere perseguito come ogni altro terrorismo di stampo mafioso, con leggi che individuino e appesantiscano pene che a oggi sono ridicole in rapporto ai danni procurati.

§

Foto: copyright Marco Vancini, tutti i diritti riservati all’autore

 

Leggi tutti gli articoli di Biagio Cacciola

§

error: Attenzione: Contenuto protetto da copyright