Caro ministro Padoan, riportati l’ottimismo lasciato a Fiuggi (di S.Ferraguti)

di SILVIO FERRAGUTI
Forza Italia
Dirigente Nazionale

 

In realtà la spiegazione è semplice: fra pochi mesi ci sono le elezioni politiche, il Pd è consapevole che il rischio di perderle è enorme e gioca ogni carta. Non si spiegano altrimenti certe affermazioni del ministro Pier Carlo Padoan (leggi qui ‘Padoan a Fiuggi: «Siamo fuori dal tunnel»’).

 

A Fiuggi, il ministro testualmente, ha detto:

“Sono ottimista sia perché vedo una economia italiana più forte ma anche perché la vedo meno fragile dal punto di vista del debito. Fino ad ora è stato gestito in modo molto efficace, ma se si cresce di più sarà meno invadente. Siccome una crisi mondiale può sempre accadere dobbiamo rendere la nostra economia non solo più forte ma anche meno fragile per via del suo debito».

 

Intanto la crisi mondiale è già accaduta, ha “massacrato” l’economia italiana e, almeno per quello che ho modo di constatare, continua. Il debito pubblico è al massimo storico, le famiglie che vivono in regime di povertà sono quasi 5 milioni (lo attesta l’Istat), l’occupazione non riprende e il fallimento del Jobs Act è decretato dai fatti.

 

Ma, senza addentrarsi in temi nazionali, basta guardarsi intorno. Qualcuno ha la sensazione che in provincia di Frosinone l’economia sia fuori dal tunnel, per usare le parole del ministro Padoan.

 

Credo che è soltanto nella trincea del lavoro quotidiano che si vedono quelle risposte che non arrivano. Il sottoscritto, da imprenditore, nella trincea del lavoro c’è da decenni. Non li vedo segnali positivi, malgrado li cerchi ogni mattina.

 

Vedo, da tempo, un’altra situazione: le multinazionali sono andate via, la crisi ha decimato il tessuto industriale, l’inquinamento ambientale ha fatto il resto. Le imprese impiegano tempi biblici per avere (quando riescono ad averla) dalla Provincia un’autorizzazione ambientale.

 

Di chi sono le responsabilità? Non certo degli imprenditori del territorio. Magari sono di chi ha concepito e attuato una riforma che ha massacrato le Province, togliendo risorse, personale e funzioni ad enti ridotti a larve.

 

Allora davvero non capisco: o si aboliscono o si mettono nelle condizioni di operare. Invece no: si galleggia, perché comunque un poltronificio in più serve ai trombati della politica. Ma chi ha concepito la riforma delle Province: il Governo di centrosinistra, con il ministro Delrio.

 

L’inquinamento ambientale e la bonifica della Valle del Sacco: da anni ripeto, da imprenditore, che senza un’operazione di totale bonifica sarà impossibile attrarre investimenti. E le aziende, da sole, non possono sopportare quei costi.

 

Cosa ha prodotto il “movimentismo sterile” del Governo, del Parlamento e della Regione Lazio? Nulla. Perimetrazioni e palleggio di responsabilità.

 

A proposito: l’Amministrazione Regionale del presidente Nicola Zingaretti è stata fallimentare in assoluto e dannosa in provincia di Frosinone. Dalla sanità al lavoro, dall’ambiente agli investimenti. Niente è stato prodotto. Così come nulla è stato fatto dai Consorzi Industriali. Non c’è una sola azione a sostegno delle imprese di questo territorio.

 

Questo è quello che vede il sottoscritto. Ha fatto benissimo Silvio Berlusconi a dire che non ci saranno mai alleanze con il Pd di Matteo Renzi. Nella nostra provincia peraltro da due anni stiamo sperimentando un modello vincente: centrodestra unito e apertura alle civiche. Soltanto la nostra coalizione può dare alle imprese le risposte che cercano in termini di un fisco più leggero e meno burocrazia.

 

L’ottimismo elettorale del ministro Padoan ha il fiato corto. Le famiglie toccano con mano che il lavoro non c’è, che i soldi non entrano e che le aziende chiudono. Perderanno le elezioni. E lo sanno.

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