Il Centrodestra non ha più alibi: batta il colpo del candidato (di D. Robilotta)

Nicola Zingaretti ha fissato la data delle elezioni. Il Movimento 5 Stelle ha il suo candidato (ma non il programma). Il Centrodestra manca ancora all'appello. L'opinione di Donato Robilotta

Donato Robilotta

già Assessore Affari Istituzionali Regione Lazio

 

Ora è ufficiale, ci sarà la election day e anche nel Lazio come in Lombardia si voterà insieme alle politiche il prossimo 4 Marzo.

 

D’altra parte non poteva che essere così, vista la normativa nazionale nel merito che addirittura consente di allungare la legislatura in Regione pur di votare lo stesso giorno per le diverse competizioni elettorali.

 

Sia il Lazio che la Lombardia hanno dovuto aspettare di siglare l’intesa con il Ministero dell’Interno per la gestione del voto, mentre altre regioni come la Toscana lo gestiscono direttamene, prima di dare l’annuncio della convocazione dei comizi.

 

La cosa paradossale è che nella Lombardia, la Regione che passa per essere la più federalista e dove si è appena tenuto un referendum per chiedere allo Stato centrale più autonomia e competenze, le elezioni regionali sono state convocate dal Prefetto, istituzione che la lega vorrebbe addirittura sopprimere, mentre nel Lazio, la Regione di Roma Capitale, sono state convocate in piena autonomia dal Presidente, perché così prevedono le norme dello Statuto e della legge elettorale.

 

Ora che le elezioni sono state convocate nel Lazio il centro destra non ha più scuse e attenuanti, la smetta di cincischiare e prenda una decisione nel merito, evitando di ripeter il bis del 2010, quando per modificare la lista all’ultimo minuto si combinò un pasticcio che ha provocato ingenti danni istituzionali, o del 2016, quando il centrodestra si è presentato con due candidati favorendo così la elezione della candidata dei 5 stelle.

 

Non capisco perché il centro destra sino ad oggi non abbia voluto sostenere la candidatura di Sergio Pirozzi, che ha un suo spessore ed ha tutte le caratteristiche per battere sia Zingaretti che la Lombardi, anche perché è in grado di prendere una certa percentuale di voti che viene dalla protesta o dall’anti politica che difficilmente potrebbero essere presi dai partiti  tradizionali del centro destra.

 

Né mi sono piaciute alcune critiche che gli sono state rivolte ingiustamente, come quelle di Mentana, di voler sfruttare la sua notorietà ottenuta per l’esposizione mediatica, a causa della grave tragedia che ha colpito Amatrice, perché Pirozzi non stava lì per caso. Era ed è il sindaco di quel territorio, ed è diventato noto perchè suo malgrado ha dovuto sbattere i pugni affinchè i riflettori non abbandonassero la scena della tragedia.

 

Candidarsi alla guida della Regione è coerente con quello che ha fatto sino ad oggi, perché la maggior parte delle competenze non solo di protezione civile ma soprattutto per la ricostruzione di quelle aree sono proprio in capo alla stessa Regione.

 

Se il centro destra ha un candidato più forte, in  grado di unire tutte le forze politiche dello schieramento e in grado di poter vincere le elezioni, lo tiri subito fuori, altrimenti è meglio evitare altre discussioni perché il tempo è scaduto