Il bivio della Cisl tra presente e futuro

Alessio Porcu

Ad majorem Dei gloriam

La sfida è di quelle che valgono il futuro. Imboccare la strada verso il domani oppure vivacchiare in modo tranquillo sui numeri di oggi. Il congresso provinciale della Cisl che si apre nelle prossime ore deve decidere la via da prendere. Ed il modo di essere sindacato nei prossimi anni.

Il primo passo lo aveva compiuto un anno fa. Dirompente ma felpato: cambiando in poco tempo tutta la leadership, sostituendola con la generazione dei quarantenni. L’arrivo di Enrico Coppotelli sul ponte di comando era stato uno shock programmato, costruito per anni con pazienza da Pietro Maceroni. Un avvicendamento fatto per cambiare passo, segnare la fine definitiva degli anni dei metalmeccanici e l’avvio dell’era fatta dalla generazione Y. E’ quella fatta da chi sta costantemente connesso, svolge un lavoro che fino a qualche anno fa non esisteva, non è coperto da un contratto.

La differenza tra una passerella ed il trampolino per il futuro sta tutta lì.

Gli industriali lanciano l’allarme da mesi. Su tutti il vice presidente nazionale di Confindustria Maurizio Stirpe. Frosinone e le sue aziende, il suo universo del Lavoro, sono sempre più lanciati verso il 4.0. E’ il nome che gli esperti hanno dato alla quarta rivoluzione industriale, dopo quella generata dall’introduzione delle macchine a vapore, e quella legata all’arrivo dell’elettronica. Con il 4.0 spariranno migliaia di posti, non ci sarà più spazio per molte delle attuali qualifiche. A lavorare, al posto degli operai, saranno le macchine. Ma nasceranno migliaia di nuovi posti: occorre chi programmi quei robot, chi dialoghi con loro, sappia interagirci, ripararli, riciclarli. Un nuovo mondo che in larga parte è da costruire. Ma che in parte è già presente all’interno dello stabilimento Fca di Cassino. Cioè a due passi dalla sala convegni dell’Edra nella quale Cisl terrà i suoi lavori.

La vera sfida per il segretario Enrico Coppotelli sarà questa. Se chiederà la riconferma del suo ruolo puntando sul presente, Cisl avrà alcuni anni di prosperità. Ma molto limitata e molto limitati.

Se avrà il coraggio di lanciare la Cisl provinciale di Frosinone verso il 4.0 proietterà il suo sindacato in quel mondo del lavoro rivoluzionato che sta dietro l’angolo.

Non è una risposta scontata, quella che Cisl è chiamata a dare. Una parte del mondo politico ed economico della provincia di Frosinone ha fatto orecchie da mercante all’invito di riunire gli Stati Generali della provincia di Frosinone per definire la strategia verso il futuro. (leggi qui)

Soprattutto non è scontata in un mondo come quello governato dalla politica ciociara che pone il costante alibi che non ci siano i soldi per fare le cose. Mentre spesso è la mancanza di capacità per farle. E dove ancora troppi usano tutto questo come pretesto per non rimboccarsi le maniche, come ha ricordato il Ceo di Seeweb su Alessioporcu.it (leggi qui)

Le anticipazioni dicono che il segretario terrà una relazione “glocale”: che penserà globalmente ma agirà localmente. E che domani la Cisl non si racconterà, ma traccerà un disegno di prospettiva del mondo del lavoro e della Provincia di Frosinone.

Restano sul tappeto una serie di temi. Innanzitutto il ruolo del Sindacato per il futuro ed in particolare come governare, attraverso la contrattazione, la straordinaria innovazione creativa delle figure professionali.

E poi bisognerà dire se è giunto il momento di svolgere e digitalizzare in rete parte della tutela sindacale.

Ma anche con quale linguaggio parlare ai lavoratori nell’era della Innovation Comunication.
Su quale modello sociale scommettere e quale sviluppo realizzare.

Una sfida di avanguardia. Il Congresso dirà se Cisl vorrà proiettarsi oltre gli orizzonti.

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