Daniela Bianchi: “Io ballo da sola”

di DANIELA BIANCHI (Consigliere Regionale del Lazio – Gruppo PD)

 

La scorsa settimana in bouvette, si parlava ai margini di una seduta di consiglio. All’ombra dell’inchiesta su mafia capitale si tracciavano riflessioni e considerazioni quand’ecco che Mario per avvalorare una sua rflessione mi tira dentro a mo’ di esempio. Il ragionamento era più o meno questo: “quando sei arrivata rappresentavi il nuovo, quasi grillina per l’idea di rottura che rappresentavi…oggi, con tutto questo casino, la gente non fa distinzione e per loro sei come tutti noi” …

Ma tutti noi chi?!? Ricorre spesso a questi tentativi di omologazione, che non ho mai capito da dove nasca tutta ‘st’ ansia di annullare la differenza, ma poi mi dico che c’è sempre un Mario dalla soluzione in tasca in agguato in ogni conversazione.

Però su questo concetto dell’indistinto mi ci è tornato il pensiero…

Ma è davvero vero che la gente non fa distinzione? Perché una certa politica continua ad avere del popolo delle persone della gente l’idea di una massa indistinta che non è in grado di esercitare un pensiero critico?

La classe politica è davvero una classe indistinta, o gli individui le persone i singoli destini fanno e possono ancora fare la differenza?

Certo difficile pensarlo ed anche solo immaginarlo mentre leggiamo, in questi giorni, di una politica dedita all’ eterno gioco del risiko, dove schierare truppe e stringere alleanze nell’attesa della mossa vincente per il potere fine a se stesso pare essere l’unico obiettivo. Materia di prim’ordine per blog e post ma sicuramente non influente minimamente sulle sorti delle persone, dei loro diritti, della democrazia…questa sì arte crudele, ma necessaria per garantire lo stato sociale.

E io che faccio?!? Ballo da sola …al momento è l’unica garanzia per non essere divorati usati e poi sputati…ho sempre avuto una certa allergia per chi mi usa vuoto a perdere e conservo intatta la speranza che la politica sia sì lotta, ma per tutti …