«E io dico basta alla logica del ‘Che ti serve?’»

Frosinone si avvia alle elezioni comunali. Alessioporcu.it si apre al dibattito tra i protagonisti, ospitando i loro interventi.

 

di Gianfranco Pizzutelli,
coordinatore del Polo Civico
di Frosinone

 

Caro direttore, seguo attentamente i dibattiti che si sviluppano sul suo blog. E che lei sapientemente alimenta. Dibattiti che hanno un minimo comun denominatore: la difficoltà dei partiti tradizionali a dare risposte sul piano non soltanto amministrativo, ma anche e soprattutto della soluzione dei piccoli-grandi problemi che riguardano la vita quotidiana delle persone.

Ho militato nei partiti e sono convinto che hanno rappresentato e rappresentano tuttora un baluardo di democrazia. In questi ultimi anni l’intera “politica” (nazionale, regionale, provinciale, locale) è stata minata dagli scandali. Perché caro direttore, se un padre o una madre di famiglia si dannano l’anima per arrivare a fine mese, poi non possono sopportare neppure l’idea che un politico prenda mazzette e abbia la strada spianata.

Ma vado oltre: non possono sopportare neppure la circostanza che i politici facciano dei favori agli amici degli amici o, peggio, ai parenti. Perché quell’opportunità ottenuta “per grazia ricevuta” è un’opportunità sottratta alla gente normale e perfino ai concetti di merito e competenza.

Detto questo, è sempre sbagliato fare di tutta l’erba un fascio. E se c’è uno “sport” che rifuggo è quello della “caccia alle streghe”. Guido il Polo Civico, una formazione nella quale donne e uomini si impegnano per “rattoppare” una buca, per sbloccare una pratica ingiustamente ferma, per far montare un lampione in periferia, per sollecitare la riparazione di una perdita d’acqua.

Perché è questo che fa la differenza. Progettare e confrontarsi per rendere questa città più attrattiva sotto tutti i punti di vista, non in ultimo occupazione, edilizia e sport, tanto per fare degli esempi. Sinceramente non hanno più neppure senso le differenze politiche: destra e sinistra, globalizzazione e sovranismo. Di che parliamo?

Io vedo tante famiglie che fino a pochi anni fa facevano parte di quella che si definiva ceto medio, precipitato ora sotto la soglia di povertà. Questa è la realtà, caro direttore.

E purtroppo c’è chi continua a non capire: concentrandosi più su ambizioni e prebende personali piuttosto che su un idea collettiva di città e di amministrazione.

E’ per questo che i partiti hanno perso il loro appeal. Da mesi mi sento rivolgere le domande: ma il Polo Civico con chi sta? Con chi si allea?

In realtà noi abbiamo una collocazione chiara. Facciamo parte di una maggioranza che abbiamo sostenuto e sosteniamo con lealtà, non rinunciando ad uno spirito critico che fa crescere tutti. E proprio per questo abbiamo intenzione di parametrare le nostre scelte su un confronte programmatico e concreto per lo sviluppo della città.

Caro direttore, lo ribadiamo ancora una volta, noi sceglieremo collocazione e alleanze sulla base dei progetti concreti in grado di rilanciare Frosinone: l’urbanistica va sbloccata, i trasporti vanno potenziati, l’ascensore inclinato deve funzionare sempre, i parcheggi devono essere utilizzabili (nel capoluogo ci sono troppe strisce blu), il Parco urbano del Campo sportivo deve “sposarsi” con la riqualificazione dell’area del fiume Cosa. Guarderemo anche alle politiche sociali, all’idea di città, alla cultura, alla scuola.

Guarderemo all’inclusione e alla condivisione. Non siamo interessati a quella logica del “frà, che te serve?” che ha rovinato l’Italia e la nostra provincia.

La risposta all’antipolitica è la buona amministrazione quotidiana.

Ci devono convincere sulla base dei programmi, dei progetti, delle risorse effettivamente disponibili, della concretezza. Non seguiremo alcun pifferaio magico. La nostra ambizione è di piccolo respiro: migliorare la qualità della vita dei cittadini di Frosinone.

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