Il canto del Gal e quello delle… galline

Loreto Policella

 

di LORETO POLICELLA
Presidente del Gal Versante Laziale
del Parco Nazionale d’Abruzzo

 

Caro Direttore,
ho letto, come sempre con interesse, i tuoi articoli dedicati al Gal. Ancora una volta hai messo il dito nella piaga: qualcuno sta mentendo. O io stesso, o Peppino Moretti, o la Regione Lazio. (leggi qui il precedente)

Stabiliamo alcuni punti fermi. Nel corso dell’incontro avvenuto il 12 dicembre scorso presso la sede dell’Anci Lazio, la dottoressa Cristiana Storti, Dirigente dell’Area Programmazione Comunitaria e Sviluppo Rurale della Direzione Agricoltura, alla presenza dell’Assessore Regionale Carlo Hausmann, su specifica richiesta proprio del Presidente del GAL Aurunci e Valle dei Santi, Giuseppe Moretti, in merito ai tempi di attivazione dei Gal finanziati (leggi qui) ha risposto quanto segue: «i Gal inseriti utilmente in graduatoria dovranno attendere l’esito dei ricorsi dei Gal idonei e non finanziati».

Quindi il caro compagno Moretti dovrà aspettare serenamente.

La dottoressa Storti, nominata a settembre e quindi non partecipante al Comitato di Selezione dei Gal, intende evidentemente aspettare che la magistratura amministrativa dirima la questione.

Il problema quindi non è se la «Regione intenda o no estendere il finanziamento a tutti i Gal idonei», cosa che nessuno di noi ha mai chiesto, conoscendo le procedure del FEASR e della programmazione UE. Ma il tema è che la Regione potrebbe avere qualche dubbio circa le procedure di selezione. E perciò attende l’esito dei ricorsi altrimenti avrebbe già dato seguito ai finanziamenti dei Gal essendo stata la graduatoria approvata il 28 ottobre.

Il sottoscritto nel 1994, in qualità di sindaco di Campoli Appennino, è stato fondatore del Gal Verla insieme ad altri sindaci di 5 comuni (Alvito, San Donato Valcomino, Settefrati e Picinisco). E non è stato “sistemato” al Gal da qualcuno. Anzi, ha lasciato la docenza presso la facoltà di Architettura di Roma per dedicarsi allo sviluppo locale di questo territorio mettendo a disposizione la propria competenza e professionalità.

Alcuni degli “amici” di Moretti del PDS-DS-PD al quale aderivo, hanno in tutte le occasioni provato a “far fuori il GAL” e non ci sono riusciti.

Se il nostro GAL è cresciuto finanziando oltre 300 progetti (andate a vedere le realizzazioni sul sito www.galverla.eu) nonostante l’ostilità di questi signori, se il movimento dei Gal è cresciuto nel corso degli anni, da 8 a 24, se il finanziamento è passato su base regionale da 35 milioni di euro a 60 milioni di euro, è per merito del lavoro dei GAL che hanno ottenuto risultati eccellenti in termini di percentuale di spesa e impatto economico e non per mera “concessione” regionale.

Se il Metodo LEADER (cioè il metodo di programmazione dal basso dei GAL) è stato esteso dalla Comunità Europea a tutti i programmi comunitari è merito dei risultati ottenuti dai 2.200 Gruppi di Azione Locale operanti in Europa e non una “concessione” della Regione Lazio.

Anzi, rispetto a Regioni come la Puglia, che ha finanziato con circa il 20% del PSR i Gal, la Regione Lazio è retroguardia, assegnando ai Gal solo il 7,5%.

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