Iannarilli: “Non ho cacciato nessuno, nemmeno un comunista”

In merito alla sentenza del Giudice del Lavoro che ha accolto il ricorso di un lavoratore dell’amministrazione provinciale di Frosinone e riassunta nell’articolo Cacciato via perché comunista (leggi qui) c’è da registrare l’intervento dell’allora presidente della Provincia, cioè colui che lo avrebbe cacciato per motivi politici

 

di ANTONELLO IANNARILLI (già Presidente della Provincia di Frosinone)

Rispetto la sentenza e spero che il presidente Pompeo faccia ricorso in appello parché mai nella mia attività amministrava e successo quello che e stato riportato ad arte dai testimoni che sempre ho combattuto per avere un’attività trasparente legale e non aggiungo altro. 

Quindi non mi meraviglia quello che hanno dichiarato ma per chiarezza e lo faccio con gli atti nel dicembre 2009, impossibilitato ad avere accesso al bilancio perche l’allora dirigente non mi metteva in condizione di operare con trasparenza e certezza perché si facevano operazione tutte in partite di giro vietate dalla legge perche falsavano il bilancio fui costretto come e normale cambiare delle responsabilità e allora designai il dott. Elvio De Santis responsabile dell’informatica il 30 dicembre 2009. Il dott. Riccardi, dirigente di allora, avendo ormai capito che avrei assegnato ad altri il Servizio Informatico, con determina trasferi tutto il personale dell’informatica al settore finanziario.

La mattina quando il nuovo incaricato prese la responsabilità del Settore Informatica non trovo nessuno nemmeno una persona assegnata nel medesimo Settore, il tutto per cercare di metterci in difficoltà, cosa che non successe, ma ricordo che fui costretto anche a far buttare giù la porta del CED perche nemmeno le chiavi si ritrovarono.  Quindi la persona in oggetto non fu cacciata ma trasferita dal dirigente Riccardi ad altro settore in modo strumentale e non dal de Santis: non c’è stata nessuna pressione né colore di tessera di partito ma fu fatto dal Riccardi con uno scopo ben preciso. Solo per fare chiarezza.