Il sindaco, la metropolitana ed il raddoppio dell’ascensore (di L. D’Arpino)

Dopo le fermate Tav ora la metropolitana di superficie. E tutto a distanza di una settimana. Troppo bello per essere vero. Intanto si pensa al concreto: i valori delle aree lieviteranno: verso un consorzio Pubblico - Privato

Luciano D'Arpino

Giornalista, Regista e Autore teatrale, dirige la redazione di Frosinone de 'Il Messaggero'

«Ma intanto corre, corre, corre la locomotiva/ e sibila il vapore, sembra quasi cosa viva…». Questi versi della celebre canzone di Francesco Guccini sembrano attagliarsi perfettamente al frenetico attivismo delle ultime settimane, sul tema dei trasporti, da parte del sindaco di Frosinone, Nicola Ottaviani.

Prima il sindaco-locomotiva ha gioito per le due fermate del treno ad alta velocità a Frosinone, ottenute soprattutto grazie all’intervento dell’ad di Ferrovie Battisti e della Regione, anche se il merito del risultato è stato rivendicato anche da lui. Il tutto, è stato precisato, a partire dal mese di luglio prossimo. Aspettiamo ancora un poco e verificheremo.

Nicola Ottaviani

Il primo cittadino, poi, ha accelerato lanciando anche un altro progetto. Lui è convinto, infatti, che la realizzazione della stazione per l’alta velocità a Ferentino avrà tempi lunghi e riguarderà solo lo smistamento delle merci, mentre i passeggeri dell’alta velocità continueranno a fermarsi solo a Frosinone.

Il progetto è quello della costituzione di un Consorzio pubblico-privato, con capofila il Comune di Frosinone, per valorizzare le opportunità economiche della Tav. Le fermate del treno superveloce, infatti, dovrebbero rendere più appetibile il capoluogo anche agli occhi dei romani per venirci a vivere. La Capitale, infatti, sarebbe distante solo 40 minuti. Il Consorzio dovrebbe essere presentato a metà mese.

Ma non basta: venerdì Ottaviani ha scelto di stupire ancora comunicando il via libera allo studio di fattibilità per la metropolitana leggera di superficie che dovrebbe collegare la stazione ferroviaria a via Aldo Moro, all’altezza dell’ascensore inclinato dove… indovinate un po’? «…si procederebbe, con un progetto integrato – ha scritto in una nota – al raddoppio della linea e delle cabine, garantendo tempi certi e di massima sicurezza».

L’ascensore inclinato

Metropolitana e raddoppio dell’ascensore inclinato, in un colpo solo. I tempi? Non sono stati precisati ma in Comune giurano che saranno brevi.

Lo sperano anche i frusinati che, però, nutrono scarsa fiducia nell’ascensore inclinato. Finora infatti, l’impianto è stato più fermo che in funzione, ma il sindaco è convinto di riuscire a invertire la tendenza. Siamo pronti a raccontarvi nei prossimi mesi, e con dovizia di particolari, l’esito di tutti questi progetti annunciati.

Intanto, a sud della provincia, si è ancora convinti che la battaglia per avere la stazione dell’alta velocità non sia ancora perduta. Ultimo a dirlo è stato Gianluca Quadrini, leader provinciale di Forza Italia e commissario della Comunità montana di Arce. Per lui la genericità dell’atto d’intesa Ferrovie-Regione «non spegne le speranze del Cassinate».

Ma sono in pochi, però, a crederci ancora veramente

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