La rivolta dei pretoriani e il silenzio delle truppe

CORRADO TRENTO per CIOCIARIA EDITORIALE OGGI

La maledizione dell’urbanistica colpisce ancora. Ne sanno qualcosa ex sindaci come Paolo Fanelli, Domenico Marzi, Michele Marini. Ne sa qualcosa anche Nicola Ottaviani che, alla guida del Polo costituente, prima mandò in frantumi i gruppi del centrodestra e poi blindò Fanelli. Salvo poi arrivare alla frattura e alle dimissioni di massa.

L’altra sera in consiglio comunale a sfilarsi è stato il gruppo di Frosinone nel Cuore, quello che esprime il vicesindaco Francesco Trina e che ha anche un proprio esponente nel consiglio di amministrazione del Consorzio Asi. Precisamente Luca Sellari, presidente della lista civica.

In realtà la maggioranza (si fa per dire visto che i numeri non ci sono) sapeva benissimo che Frosinone nel Cuore non avrebbe votato la delibera sul centro residenziale nei pressi della Villa comunale. Quello che sorprende è che si faccia finta di nulla, che nel centrodestra nessuno chieda una verifica o comunque un confronto.

Il gruppo di Frosinone del Cuore doveva essere la “guardia pretoriana” di Ottaviani. Ma la particolarità dei pretoriani era quella di proteggere sì gli imperatori, ma pure di deporli. Nel silenzio di tutte le altre istituzioni.

Già, il silenzio. È questo l’elemento assordante di una coalizione ormai sbriciolata politicamente. Al punto che quando manca il Sindaco, ognuno interpreta l’assenza come una sorta di tana libera tutti. Nella certezza che nessuno chiederà conto di fughe in avanti o ritirate strategiche. Nel centrodestra il rompete le righe ormai… rimbomba.