La Rocca: “Cinque sindaci per Sora”

di ALBERTO LA ROCCA
(Imprenditore – Promotore di un’aggregazione civica per Sora)

Caro Direttore

visto che ogni tanto mi si tira in ballo e che mi hai concesso il privilegio di essere ospitato sul tuo blog ti giro queste mie riflessioni domenicali.

Assisto con molto piacere al tuo divertimento di giocare a nascondino con gli attuali potentati della politica. Riportare un po’ di cronaca vera e tante ipotesi all’inizio di una competizione elettorale è un gioco molto simpatico ma non fa altro che alimentare il protagonismo dei più noti.

Attento però perché le quotazioni di questi politici sono come quelle di Quattroruote, sono riferite ai rilevamenti passati. Non tengono conto cioè delle nuove tendenze, delle nuove istanze, delle acclamate delusioni, delle nuove proposte, dei tempi che cambiano e soprattutto delle grandi rabbie accumulate dopo tanta approssimazione e leggerezza nelle amministrazioni delle cosa pubblica.

Nelle prossime elezioni si devono ricostituire i governi delle amministrazioni locali e li non si tratta di fare scelte ideologiche né di consentire a qualcuno di pensare solo ai propri interessi di carriera ma di cercare di individuare qualcuno che abbia voglia di lavorare alacremente, perché di questo si tratta.

Il prossimo Sindaco di una Città come Sora, per esempio, dovrebbe essere pregato in ginocchio per prendere sulle proprie spalle una responsabilità tanto enorme. Troppo gravoso il lavoro da fare e troppi sarebbero le imposizioni e i ricatti. Da solo non c’è la può fare, quindi la parola d’ordine è aggregazione !

Anzi vado oltre, secondo me ce ne vogliono CINQUE di SINDACI per questa Città ! ! !

Fin da subito, tutti insieme e non l’un contro l’altro armato. Quando il malato è grave ci vuole un consulto di buoni medici. Mi spiego meglio :

Cinque persone per altrettanti settori della pubblica amministrazione : Bilancio & Tributi – Lavori Pubblici & Urbanistica – Sociale & Politiche giovanili – Cultura & Sport – Commercio & Attività Produttive

Cinque coordinatori di settore che inizino a lavorare sulle tematiche coinvolgendo altre persone competenti e volenterose di dare una mano, mettendo in campo la propria esperienza e le proprie competenze. Commissioni allargate fin da subito. La politica partecipata dai cittadini !

Due, tre mesi d’impegno per lavorare su alcune semplici proposte innovative e sulle situazioni incagliate cui prima o poi bisognerà trovare delle soluzioni. Durante questo periodo di palestra collaborativa emergerebbe di fatto il ” PRIMUS INTER PARES ” dei tempi della culla della democrazia, la Grecia classica.

La personalità maggiormente dotata di capacità organizzativa, catalizzatrice di consenso e in definitiva di maggiore leadership sarebbe naturalmente chiamata ad essere la punta di diamante di un team coeso e capace. Niente più ricatti, niente più investiture dall’alto, niente più cambiali in bianco. Con una efficace e trasparente comunicazione la città capirebbe e approverebbe la grande novità di rottura con i vecchi schemi.

Si creerebbe una forza dirompente per risolvere i due problemi che ci affliggono: una amministrazione incapace e la dannosissima assenza di rappresentatività sui tavoli romani dove si decidono le sorti di questi nostri territori.

Questo era e resta il mio tentativo di aggregazione. Sto cercando di spiegare la novità di questa prospettiva e la scossa benefica che ne deriverebbe anche per la politica. Molti apprezzano e si dichiarano disponibili a dare il proprio contributo. Qualcuno correttamente ha anche accettato di rinunciare alla propria iniziale idea di candidatura, qualcun altro ha iniziato il percorso di confronto ma poi si è arreso alla voglia di protagonismo e alle ingenue lusinghe, continuando a testa bassa per la propria strada.

Il male della nostra idea di politica sono gli esasperati individualismi e le assurde pretese di alcuni personaggi che continueranno a logorare e indebolire quel potenziale di buona rappresentatività che non solo Sora ma tutto l’intero territorio di riferimento sarebbe in grado di esprimere. Solo un efficace e corretto lavoro di squadra potrà restituirci la libertà di scegliere e programmare il nostro futuro. Con un po’ di umiltà si può fare !