L’unico statista è papa Bergoglio

L'omelia di Natale pronunciata da papa Bergoglio è il messaggio politico più forte e dirompente degli ultimi tempi. Una risposta all'egoismo dei Governi. E di troppa gente. Perché l'unico ad avere visto lontano è stato Francesco: l'unico vero statista di questo tempo

E’ Gesù “a darci il diritto di cittadinanza”. Un’omelia tutta in attacco quella di Papa Francesco nella notte di Natale.

Un’omelia dal sapore politico perché pronunciata nei giorni che seguono il naufragio della legge sullo ius soli in Parlamento.

Ha detto papa Bergoglio:

“Maria e Giuseppe, per i quali non c’era posto, sono i primi ad abbracciare colui che viene a dare a tutti noi il documento di cittadinanza,  colui che nella sua povertà e piccolezza denuncia e manifesta che il vero potere e l’autentica libertà sono quelli che onorano e soccorrono la fragilità del più debole”. Spiegando: “Nei passi di Giuseppe e Maria  si nascondono tanti passi. Vediamo le orme di intere famiglie che oggi si vedono obbligate a partire. Vediamo le orme di milioni di persone che non scelgono di andarsene ma che sono obbligate a separarsi dai loro cari, sono espulsi dalla loro terra”. 

 

Rilevando che la Madonna e il falegname

” …dovettero lasciare la loro gente, la loro casa, la loro terra e mettersi in cammino per essere censiti. Un tragitto per niente comodo né facile per una giovane coppia che stava per avere un bambino: si trovavano costretti a lasciare la loro terra. Nel cuore erano pieni di speranza e di futuro a causa del bambino che stava per venire; i loro passi invece erano carichi delle incertezze e dei pericoli propri di chi deve lasciare la sua casa”.

Un’omelia dedicata ai migranti, perché migranti non erano soltanto Maria e Giuseppe, migranti erano pure i pastori e i poveri che celebrano la nascita del Cristo. Popoli in fuga, popoli sotto il dominio di Roma, popoli poveri.

Non è un caso che Papa Francesco abbia sviluppato il ragionamento non soltanto dopo il fallimento dello ius soli ma anche dopo l’annuncio del premier Gentiloni che l’Italia sposterà un proprio contingente dall’Iraq al Niger.

Per combattere i mercanti di schiavi, ha detto il premier. In realtà nel solco della strategia del ministro dell’Interno Marco Minniti, una strategia finalizzata a ridurre gli sbarchi e gli arrivi. Specialmente durante una campagna elettorale che vede un Pd in caduta libera. Il tema della sicurezza è cruciale.

Un’omelia, quella di Papa Francesco, arrivata poche ore dopo l’annuncio del premier austriaco di voler ridisegnare le politiche migratorie in Europa, con una “stretta” formidabile.

Quello che manca nelle nostre società è il concetto di solidarietà. Dominano gli egoismi, le paure, gli steccati, perfino i rancori.  In politica dominano opportunismi e furbate.

L’unico vero statista è Papa Bergoglio.