M5S: “Lo scontro Buschini – Mastrobuono? Un’invenzione”

L’ordine di scuderia è chiaro, la strategia lucida: il Movimento Cinque Stelle non fa distinzioni nel Partito Democratico.

L’onorevole Luca Frusone lo ha detto chiaramente sulla questione della sanità: “Non credo allo scontro tra Buschini e la Mastrobuono, il manager ha fatto quello che gli era stato ordinato da Nicola Zingaretti. Il Pd locale poteva fermarla, magari battagliando sull’Atto aziendale quando la partita era aperta, perfino con clamorose dimissioni. Invece no”.

Insomma i pentastellati non credono a quello che definiscono il gioco del “poliziotto buono e del poliziotto cattivo”. Un elemento sul quale va fatta un’analisi: i Cinque Stelle sanno che il prossimo anno si andrà al voto e puntano tutto sull’attacco al Pd, senza distinzioni. Non solo per le elezioni alla Camera, ma anche per le comunali ad Alatri, Cassino e Sora. Con una strategia definita: “in tutti i casi è previsto il ballottaggio, il Pd viene identificato come il partito del sistema, quindi al secondo turno noi puntiamo ad ottenere il voto degli elettori di centrodestra”.
Sanità, acqua, rifiuti, Comuni: i Cinque Stelle stanno attaccando dappertutto.

Nel Pd qualcuno ha commentato amaramente: “Magari fossimo uniti come dicono loro”. Ma questa è un’altra storia.

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