Magliocchetti: «Il M5S è figlio delle nostre incapacità. Meno politica e più risposte»

Danilo Magliocchetti

 

di DANILO MAGLIOCCHETTI
Consigliere Comunale di Frosinone
Presidente Consiglio Provinciale Frosinone

 

 

Pregiatissimo Direttore,
ho letto con il consueto estremo interesse, sul Suo blog, l’intervento dal titolo “ Italicum darà il Paese al M5S ma i politici si beccano come capponi” .

Mi permetto quindi, chiedendo consueta cortese ospitalità, di sviluppare queste mie riflessioni.

L’errore di fondo che si sta perpetrando, è tentare di cucire una legge elettorale su misura di questo o quel partito politico, che abbia, da un lato, un sufficiente margine di garanzia di vittoria per quel partito che la propone. Dall’altro, di contrastare in tutti i modi l’avanzata grillina.

Non ci siamo. Non è così che si riconquista l’elettorato, che ha smesso di credere nella politica e nei suo protagonisti, o presunti tali. Non è nemmeno così che si potrà fermare l’ascesa del Movimento 5 Stelle che, legittimamente, trova sempre maggiore consenso nei cittadini. Qualcuno si è mai chiesto il vero perché?

La gente, giustamente disamorata, ma bisognerebbe dire ”scoglionata”, mi permetta questa licenza poetica, della politica e di chi la interpreta a proprio uso e consumo, vuole cose semplici, ma vere ed oneste.
La gente non crede più in coloro che promettono sempre, senza mantenere mai.
La gente non crede più in coloro che, agitando vessilli, senz’altro nobili (i vessilli) e citando a sproposito, valori di solidarietà ed equità, in realtà ha il solo fine dell’arricchimento personale, peraltro, a volte, a discapito della collettività.
La gente vorrebbe risposte semplici e concrete, a questo genere di domande, ad esempio:
• Che cosa fai per l’occupazione, quali sono gli interventi normativi e finanziari che metterai in pratica, in quanto tempo e quanti posti di lavoro pensi di realizzare?
• Oppure, come pensi di garantire sufficienti cure sui territori per tutti i cittadini, senza alcuna differenziazione tra ricchi e poveri e da nord a sud della penisola?
• Ed infine, che cosa fai per, almeno tentare, di garantire una vita dignitosa per quelle persone che sono costrette a vivere con 500 euro al mese, e non parlo solo di pensionati?

Ecco, solo quando la politica ed i partiti tradizionali, ed io non mi trincererei nel solito,” non sto al governo, ma all’opposizione”, perché le dinamiche recenti hanno dimostrato inequivocabilmente che il confine è molto labile, tra l’una e l’altra posizione, dicevo solo quando costoro, riusciranno a dare risposte ai cittadini, concrete, credibili e sopratutto serie, non da perenne campagna elettorale, in quel caso, forse, la gente riprenderà a credere nella politica.

Perché è di tutta evidenza che in Italia il Movimento 5 stelle, nasce e si sviluppa, solo grazie alla reiterata incapacità degli altri partiti, troppo spesso autoreferenziali, di rendersi autorevoli e credibili interlocutori nei confronti della collettività.

E’ chiaro che questo assunto vale ancora di più nel territorio, la provincia di Frosinone, nel quale mi onoro dì svolgere il ruolo di Amministratore, dove le diatribe interne ai partiti, qualunque essi siano, appassionano, in percentuali prossime allo zero, i cittadini.

Per questo, mi auguro di poter assistere, nei prossimi mesi, nel panorama politico locale,devo necessariamente assumere la mia quota parte di responsabilità ed impegno in proposito, a battaglie anche aspre, ma correte e rispettose delle altrui posizioni, ad esempio, su quali infrastrutture puntare per lo sviluppo del territorio, quali strumenti utilizzare per tentare di creare nuova occupazione, oppure quali iniziative mettere in campo per migliorare la qualità della vita di ognuno.

Le battaglie per le poltrone o per le candidature, invece, hanno stancato un po tutti ed interessano solo ed esclusivamente quelli che a queste tematiche sono interessati. Ma sono battaglie a beneficio esclusivo di pochi e non per tutti.

Per questo mi permetto di citare Max Weber il quale sosteneva che: Ci sono due modi di fare il politico: si può vivere “per” la politica oppure si può vivere “della” politica.

Ecco, io preferisco sempre la prima.