Mai le foto di Mao Tse-tung nelle mie chiese

di don Tonino MARTINI
Parroco di
Piedimonte S.Germano

 

 

 

Al presidente Mao Tse-tung
Rivoluzionario, politico,
filosofo e dittatore.
Portavoce del

Partito Comunista Cinese

 

 

Gentile Presidente,
ho letto con interesse la Sua lettera al sindaco di Roccasecca (leggi qui ‘E Mao Tse Tung scrisse al sindaco Sacco’), in cui Ella chiede di spostare le foto che la ritraggono, esposte in una mostra tenuta presso la chiesa di San Tommaso d’Aquino.

 

Nella lettera Ella mette in evidenza che le è insopportabile stare in quel luogo, in quanto le ricorda che ebbe torto a laicizzare ed ateizzare il Suo Popolo, obbligandolo ad essere devoto alla sola religione del Partito Comunista.

 

La ringrazio per la terminologia usata nei miei confronti. In particolare nel passaggio in cui Ella dice

“La prego, signor sindaco, sposti la mostra con la mia iconografia. La trasli in un altro dei tanti luoghi culturali di cui Roccasecca è ricca. Lo faccia non già per dare ragione a Boezi, oppure al beneamato parroco di Piedimonte San Germano quel pio uomo di don Tonino Martini che dice di non comprendere la presenza delle mie foto. Lo faccia non per dare ragione ai suoi avversari politici”.

 

Posso rispondere di non essere “un pio uomo” ma una persona che crede nel Vangelo di Gesù Cristo e nel rispetto dei luoghi sacri.

 

Certamente non accetto deviazioni anticulturali che rasentano il buonismo filosofico del relativismo etico.

 

Il mio credo di cristiano osservante la fede cattolica accetta qualsiasi confronto e dialogo aperto, ma non la dissacrazione di luoghi di culto tanto cari a me e a quanti credono nel Vangelo di Gesù Cristo annunciato dalla Chiesa cristiana.

 

Certamente io non avrei mai ammesso e autorizzato tale evento nelle chiese di cui sono legale rappresentante per le tantissime persone che le frequentano nel culto serio e ordinato della disciplina cattolica.

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