Niki Dragonetti: “Gli elettori vogliono che il centrodestra si unisca”

di NIKI DRAGONETTI

Da un rumoroso manifesto che diradò le ultime nebbie invernali con l’annuncio della mia candidatura, alla richiesta estiva, tanto limpida quanto inascoltata, delle primarie nel centrodestra di Cassino . Sono abituato a dire ciò che penso. Ma non chiamatemi irriverente. Forse è più appropriato ‘l’uomo ribelle del centrodestra’.

Lo dico con chiarezza: non credo più in un progetto che ormai si è manifestato incapace di sviluppare e realizzare la ricostituzione del centrodestra stesso, che è miserrimo di fatti concreti e neanche più ricchissimo di parole. Neanche quelle.

E tra l’immobilismo e la mancanza di comunicazione con la base e con i cittadini, affronto anche la questione delle tante, troppe candidature nella stessa area che non fanno certo parte di un processo naturale verso una sintesi, piuttosto rappresentano il risultato di una serie di errori, di mancanza di dialogo e di comunicazione, comprovate dall’incapacità di aprire una sede comunale aperta a tutti a Cassino. Tutto questo ha generato confusione, ha creato canali preferenziali e tanti generali, con l’atto finale di un appello al rompete le righe.

Cosa andrebbe fatto adesso: un progetto di salute pubblica a mio avviso è ad oggi solo quello che guarda al centro, in una piattaforma di liste civiche e non di partiti, dove la concretezza guardi alla realtà del nostro territorio e che ragioni sui contenuti, non sulle ambizioni personali. Tutti gli interlocutori da me incontrati, chiedono indistintamente di convergere in una formazione che non guardi ai colori politici ma che si strutturi su altre basi. E non è retorica dire che tutto questo va pensato solo per il bene della città.

Dunque chi ha orecchie intenda.

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