Caro David, anche noi diamo alla città (di N.Ottaviani)

 

di Nicola OTTAVIANI
Sindaco di Frosinone

 

 

Caro Presidente dell’Associazione Frosinone Bella e Brutta,
che, come ammetti tu, fa politica anche se non partitica, questa volta hai detto quasi tutta la verità. (Leggi qui la lettera aperta di D.Toro a Nicola Ottaviani).

Quasi, e non tutta poiché, fra le righe, il solito Freud ci lascia il suo zampino. Eppure, il lato positivo del tuo post consiste nel fatto che, sembra, abbiamo qualcosa in comune: la rinuncia al tornaconto economico personale quando è in gioco l’interesse pubblico.

Ho apprezzato, infatti, il riferimento all’episodio del concerto d’organo a Santa Maria, in occasione del quale mettesti a disposizione la tua attività artistica, in modo gratuito. Un po’ come avviene anche per me dal 2012 ad oggi, momento in cui ho istituito al Comune il progetto Solidiamo, non essendo un politico di professione e guadagnandomi da vivere con il lavoro quotidiano.

Con il progetto Solidiamo, infatti, abbiamo attuato un’innovativa proposta sociale, unica in Italia, che ha ridotto del 50% le indennità degli amministratori pubblici a vantaggio di un fondo che ha finanziato 1.500 borse di studio per i giovani residenti in città. E 1.500 visite di più giorni, in giro per l’Italia, per gli anziani.

L’abbiamo fatto, togliendo quasi 750.000 euro dalle indennità e dai gettoni di presenza di consiglieri, assessori e del sindaco. Perché riteniamo che le indennità possano essere reinvestite, almeno in parte, nel sociale, per la collettività.

E, poi, questo dimostra che, semel in anno, si può realizzare, pur partendo da visioni diverse, la coincidentia oppositorum.

Con simpatia

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