Patrizi: «Amazon, una sconfitta figlia di egoismi e manie di grandezza»

Giuseppe Patrizidi GIUSEPPE PATRIZI

già Presidente della Provincia di Frosinone f.f.

 

Caro Direttore,

ho letto attentamente sul suo blog i vari commenti sulla vicenda Amazon e sul tema vorrei inserirmi per esternare il mio personale punto di vista.

Bisogna innanzitutto riconoscere che i rappresentanti politici e delle varie istituzioni di Rieti ci hanno dato una bella lezione su come va fatto il “gioco di squadra”, fondamentale per dare risposte concrete al territorio e renderlo attrattivo per le aziende, pur essendo geograficamente ubicato in un’area di certo più sfavorevole rispetto alla nostra.

Guardando ai fatti e a come si è svolta e conclusa la vicenda, si può solo dire che è stata una grande sconfitta per il nostro territorio che ha perso una importante opportunità di rilancio economico ed occupazionale.

Da tempo il grande colosso d’oltreoceano era interessato a realizzare un grande centro logistico nella nostra regione, eppure la nostra classe politica, unitamente ad alcuni enti che hanno pensato, con essa, a fare i propri interessi a discapito di quelli dei loro associati, ha preferito seguire altre battaglie, aventi come unico scopo quello di rafforzare il proprio potere costituendo un pò ovunque “maggioranze incomprensibili”.

Se il nostro territorio soffre è perché non si pensa ad investire in infrastrutture e a dare risposte al mondo dell’imprenditoria, sburocratizzando e snellendo pratiche e procedure che molto spesso spingono le imprese presenti a delocalizzare.

La cosa più assurda poi è che la politica locale cerca di coprire le sue grandi inefficienze puntando addirittura il dito contro la classe imprenditoriale che, per le cause che tutti conosciamo, già fatica molto a sopravvivere.

Mi permetto inoltre di richiamare in causa l’assurda “Riforma Delrio” che ha aggravato ancor di più la situazione, relegando l’ente Provincia a ente di secondo livello. Se ieri la Provincia aveva un importante ruolo politico e svolgeva soprattutto un’azione di raccordo, oggi, avendola svuotata di tale poteri a favore della Regione, è molto netta la distanza tra Regione e istituzioni locali e cittadini.

Un quadro piuttosto drammatico dunque della nostra realtà, che, per l’amore che da sempre mi lega a questo territorio, mi spinge a fare ancora una volta un forte appello all’azione di squadra, a mettere in piedi progetti validi e concreti per far sì che esso possa tornare dinamico e attrattivo per le aziende.

Solo mettendo da parte egoismi, manie di grandezza e… poltrone si può riuscire nell’impresa.